Opinioni

Campagna Elettorale – La Serie – Episodio Quattordici

di Tommaso Giancarli

Pubblicato il 2018-02-14

Grazie al sapiente utilizzo delle intercettazioni ambientali e alla telepatia, Next Quotidiano è riuscito a entrare in possesso di discorsi e dialoghi captati nelle sedi dei principali partiti e movimenti politici italiani. Ve ne proporremo uno al giorno, per tutto il periodo della campagna elettorale, come contributo alla verità e per dare modo ai lettori […]

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campagna elettorale - la serie

Grazie al sapiente utilizzo delle intercettazioni ambientali e alla telepatia, Next Quotidiano è riuscito a entrare in possesso di discorsi e dialoghi captati nelle sedi dei principali partiti e movimenti politici italiani. Ve ne proporremo uno al giorno, per tutto il periodo della campagna elettorale, come contributo alla verità e per dare modo ai lettori di farsi un’opinione informata sulle persone e sulle idee che andremo a votare.

Civati: …Senza dimenticare l’impegno prioritario nel rendere veritieri i titoli dei file che poi uno va a scaricare, e aderenti all’effettivo contenuto…
Grasso [rivolto a un collaboratore]: Ma “poeta”, perché?
Collaboratore: Non lo so. Chi?
Grasso: Prima di tutto, c’è la questione della metrica…
Collaboratore: Beh, quella è fondamentale per la poesia.
Grasso [esaltato]: Esatto! Esatto! Ecco che vieni al mio discorso.
Collaboratore [fiducioso]: Posso essere pagato, adesso?
Grasso: No. Dicevo: la metrica! Cos’è questa storia che fa sempre di strascinare le vocali e adattarle ai suoi scopi…
Collaboratore [triste]: Ma chi?
Grasso: Cosa sarebbe, “le donne, il tempo, ed il govè-èrno”? Che diavolo è un govè-èrno?
Collaboratore: Non esiste!
Grasso: Metti una sillaba in più prima! Non si fa poesia così.
Collaboratore: No. Parliamo di coso, no?
Grasso: De André. Di cui non discuto la grandezza…
Collaboratore: Protagonista d’altronde all’Isola dei famosi.
Grasso: Ma “poeta”? No.
Civati: …È anche dovere della sinistra non euclidea il tratteggiare un mondo, e un piano, in cui le rette possano incontrarsi anche se parallele, in una dialettica fertile e finalmente moderna…
Grasso: E i Merovingi?
Collaboratore: Non credo che vengano… Non hanno fatto sapere nulla… E poi la direzione è a metà ormai.
Grasso: “Re Carlo tornava dalla guerra”: ma no, è la battaglia di Poitiers, non era re. Era Maresciallo di Palazzo!
Collaboratore: Più correttamente “Battaglia di Tours”. O anche, “Scaramucce tra Tours e Poitiers”.
Grasso: Lo mettiamo nei libri di testo, e poi i giovani pensano che era re. Ma quale re! Allora è inutile piazzare giornate qui e là per ricordare tutto, se poi non c’è rispetto neanche per i Merovingi.
Collaboratore: Questo paese avrebbe bisogno di un partito di sinistra serio.
Civati: A San Francisco le rette parallele si incontrano dal 1984. E l’Italia?

— lo diciamo ai meno svegli che potrebbero equivocare: questo post è satira, la telepatia è una capacità ipotetica, non abbiamo apparecchi per le intercettazioni —

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