«Lo Stato chiede ai bergamaschi i soldi per le cremazioni». Ma è il listino del comune leghista di Ferrara

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-04-24

Il senatore della Lega Calderoli se la prende con “lo Stato” che chiede i soldi per la cremazione nelle altre città ai parenti dei defunti di Bergamo. Ma in realtà non glieli sta chiedendo “lo Stato”. Glieli sta chiedendo, nel suo caso, un comune amministrato dal Carroccio

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Ieri il grande esperto di Costituzione italiana e nel tempo libero anche senatore della Lega Roberto Calderoli ha gridato allo scandalo sulla sua pagina Facebook perché ha scoperto che “lo Stato” (piove, governo ladro!) “chiede ai bergamaschi il costo della cremazione delle loro vittime”.

La figuraccia di Calderoli sullo Stato che chiede i soldi ai bergamaschi per le cremazioni

L’indignatissimo status di Calderoli vale la pena di riprodurlo integralmente, ricordando che si riferisce a un servizio del Tg1 firmato da Giuseppe La Vernia in cui si racconta il caso agghiacciante di Cristina, che non sapeva dove fosse la salma del padre portata via da Bergamo fuori regioni nei giorni dell’emergenza. Lo ha scoperto con la fattura che le addebita il costo della cremazione. Un costo che lo Stato, dice Calderoli, non doveva permettersi di chiedere:

Le famiglie di Bergamo che non hanno potuto salutare e seppellire i propri cari uccisi dal coronavirus nelle tragiche settimane di massimo picco adesso si stanno vendendo recapitare le fatture per la cremazione, fuori Regione, delle salme dei propri cari inviate nei cimiteri di Ferrara, Modena ecc. E a battere cassa non sono dei privati insensibili ma è lo Stato italiano. Ma ci rendiamo conto a quale vergogna siamo arrivati? Lo Stato chiede soldi alle famiglie che non hanno mai più visto i loro cari e hanno dovuto accettare che venissero portati altrove perché le strutture cimiteriali bergamasche erano al collasso?

roberto calderoli stato bergamo costi cremazione

Ora il Governo si attivi subito con un emendamento al decreto liquidità per rimediare a questa vergogna: questi soldi li paga lo Stato, che non ha saputo proteggere la vita di queste persone, che non ha voluto mettere la zona rossa in Val Seriana per limitare il diffondersi dei contagi, e non ha saputo controllare questa pandemia nonostante gli avvisi da gennaio di tutte le organizzazioni sanitarie a riguardo. Questo non è uno Stato! E da Roma esigiamo che parta una lettera di scuse destinata ad ognuna di queste famiglie. Si vergogni Conte, si vergognino i suoi ministri.

Ma è stato davvero “lo Stato” a chiedere i soldi a Cristina scatenando l’indignazione del senatore Calderoli? Vediamo di accertarcene.

Quando il Comune di Ferrara chiede i soldi ai bergamaschi è colpa dello Stato

L’importo segnato ed evidenziato da Calderoli è di 563,47 euro. Il comune di Bergamo ha pubblicato una nota sul suo sito in cui spiega le tariffe che i forni crematori hanno praticato per i defunti provenienti dalla città di Bergamo e dalla provincia, assicurando la più completa trasparenza alle famiglie che hanno perso i propri cari.

Migliaia di cittadini della bergamasca sono passati da qui, molti tra loro sono stati trasferiti per essere cremati in molti centri del Nord Italia: capoluoghi come Novara, Padova, Bologna, Reggio Emilia, Firenze, Ferrara, Varese, Modena, ma anche piccoli comuni come Gemona, Copparo, Serravalle Scrivia, Trecate, Cinisello Balsamo.

Ogni forno crematorio ha applicato tariffe diverse, in alcuni casi fortemente scontate e agevolate, tenendo in considerazione la condizione particolare del nostro territorio. I tre Comuni hanno deciso di pubblicarle, comune per comune, sui propri siti ufficiali, garantendo la maggiore trasparenza possibile alle famiglie delle vittime delle scorse settimane.

Nel PDF allegato si legge, appunto, che le tariffe sono diverse da città a città e in particolare che è la città di Ferrara a chiedere quell’importo:

roberto calderoli stato bergamo costi cremazione 2

E chi gestisce i servizi cimiteriali in quel di Ferrara? La società Ferraratua:

Gestiamo i 38 cimiteri del Comune di Ferrara, 6 cimiteri in altri comuni, il Tempio della Cremazione e l’Obitorio Comunale ubicato in Via Fossato di Mortara per una superficie complessiva di 290.000 mq. In particolare ci occupiamo delle seguenti attività: salvaguardia del pregio storico-artistico del Cimitero Monumentale della Certosa di Ferrara, manutenzione ordinaria, concessioni, operazioni cimiteriali, cremazione, voltura, illuminazione elettrica votiva.

La società è una multiutility nata il 15 Dicembre 2015 dalla fusione tra AMSEFC e FERRARA T.U.A. S.p.A. Le azioni di AMSFEC sono state trasferite a Holding Ferrara, che attualmente detiene “la quasi totalità delle azioni di cui il Comune deteneva la quota di controllo. Acosea Impianti, Amsef, AFM – Farmacie Comunali e Ferrara Tua sono le quattro Società controllate da Holding Ferrara Servizi”.

holding ferrara ferrara tua

E ora, attenzione. Chi decide i vertici delle municipalizzate a Ferrara? Non ci crederete perché è un piccolo colpo di scena. Si tratta del sindaco di Ferrara. E chi è il sindaco di Ferrara? Un certo Alan Fabbri. E a quale partito appartiene questo Alan Fabbri? Alla Lega per Salvini premier.

ALAN FABBRI MATTEO SALVINI

E allora siamo arrivati alla fine del giro. È giusto dire che “lo Stato” chiede i soldi della cremazione ai bergamaschi? Sì, se proprio vogliamo interpretare in senso estensivo chi glieli chiede in realtà, ovvero i comuni. E se a Calderoli non va bene che “lo Stato” chieda quei soldi, perché, in nome dell’autonomia, non va a dirlo a Fabbri invece che “allo Stato”? Forse perché Fabbri è del suo stesso partito?

(Grazie per la segnalazione a Giovanni Drogo)

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