Calderoli e la doppia preferenza che danneggia le donne perché il maschio è infedele

di Maria Teresa Mura

Pubblicato il 2020-08-06

Il senatore della Lega Roberto Calderoli ha una curiosa teoria sulla doppia preferenza di genere e non ha avuto vergogna di spiegarla nell’aula del Senato. Con l’applauso dei colleghi leghisti

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Il senatore della Lega Roberto Calderoli ha una curiosa teoria sulla doppia preferenza di genere e non ha avuto vergogna di spiegarla nell’aula del Senato. Con l’applauso dei colleghi leghisti. Calderoli, come potete vedere e sentire nel video, afferma che “la doppia preferenza di genere danneggia il sesso femminile perché normalmente il maschio è maggiormente infedele del sesso femminile per cui accanto a una candidatura maschile…il maschio solitamente si accoppia con quattro cinque rappresentanti del gentil sesso, cosa che la donna solitamente non fa. Il risultato è che il maschio si porta il voto di quattro cinque signore, e le signore si ripartiscono e non vengono elette”. La cosa più divertente è che Larussa che oggi presiedeva l’aula, ha tentato in tutti i modi di fermarlo, prima con il pretesto che l’intervento si stava allungando troppo, poi provando più esplicitamente a fargli capire “ci stiamo avventurando…”. Ma Calderoli ha continuato imperterrito.

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Subito dopo la senatrice del Pd Valeria Valente, la relatrice del decreto sulla doppia preferenza di genere in Puglia, ha criticato l’intervento di Calderoli in Aula sull’infedeltà maschile: “Il senatore Calderoli ha avuto una battuta infelice sulla infedelta’ degli uomini”, ha detto Valente, nel corso della replica. “Dal legislatore mi aspetterei una stigmatizzazione di quel comportamento”, ha continuato, occorre “cambiare le pratiche che rendono difficile l’accesso alle donne alla vita professionale”. Nonostante l’impegno profuso da Calderoli Il decreto legge sulla doppia preferenza in Puglia per garantire la parità di genere nelle consultazioni elettorali regionali è passato. Il testo con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale diventerà legge. I sì sono stati 149, gli astenuti 98, nessun contrario.

video da jean paul bellotto su Twitter

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