«Bye bye vitalizi? La misura è a rischio bocciatura»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-13

Sabino Cassese, presidente emerito della Corte Costituzionale, spiega perché la decisione di Fico rischia di essere annullata

article-post

«La misura adottata è illegittima e ingiusta. È dubbio che l’ufficio di presidenza avesse competenza. É illegittimo il procedimento. Priva i destinatari del diritto di difesa davanti a una corte indipendente»: in un’intervista rilasciata oggi a Repubblica Sabino Cassese fa a pezzi la delibera sui vitalizi ieri approvata dall’ufficio legislativo della Camera. Il giudice emerito della Corte Costituzionale, già ministro del governo Ciampi, in un’intervista rilasciata a Maria Berlinguer

«L’assegno vitalizio per i parlamentari non esiste più dal 2012. Strano che si gioisca tanto. Per quel che si sa (la Camera non ha ancora messo sul sito la delibera), l’ufficio di presidenza della (sola) Camera dei deputati ha ora soltanto stabilito di ricalcolare con il metodo contributivo gli assegni vitalizi percepiti da coloro che non erano più deputati nel 2011 (1240 percettori, età media di 76,5 anni). Una decisione che presta il fianco a molti dubbi. Si può dire giusta una giustizia retroattiva?

Non crea ingiustizie un provvedimento preso per gli ex deputati, ma non per tutti gli altri ex rappresentanti che godono di assegni detti vitalizi, come i consiglieri regionali e i senatori? Che succede a coloro che in passato sono stati prima deputati, poi senatori, o viceversa? È giusto il ricalcolo anche delle pensioni di reversibilità, spettanti a familiari degli ex deputati (per lo più in età avanzata)? È legittimo un provvedimento regolamentare dell’ufficio di presidenza adottato senza istruttoria in contraddittorio, non impugnabile davanti a un giudice e sottratta al sindacato costituzionale diretto?».

vitalizi assegni mensili
Vitalizi, l’infografica (La Stampa, 28 giugno 2018)

Gli ex parlamentari annunciano ricorsi e c’è chi parla di una class action. Hanno ragione?
«Penso di sì, anche se non è chiaro se vi siano rimedi giurisdizionali. Il problema è che si dovrebbe stabilire per legge che vanno ricalcolate tutte le pensioni o parti di pensioni che sono erogate con il metodo retributivo, adottando quello contributivo. E approvare misure draconiane anche nei confronti dei baby pensionati. Come si vede dai dubbi che ho espresso penso che l’intento punitivo o dimostrativo, dettato dalla esigenza del M5S di riprendersi una parte del palcoscenico, prevale sulla esigenza di giustizia».

C’è un problema sui diritti acquisiti?
«I diritti acquisiti vanno rispettati, e possono essere limitati solo in maniera che sia ragionevole e proporzionale, al verificarsi di una situazione nuova che giustifichi il nuovo intervento. Se l’intervento è sproporzionato e non trova una spiegazione obiettiva in una situazione economica nuova, come può essere ritenuto legittimo?».

Leggi sull’argomento: Come è finita la sceneggiata di Salvini sulla Diciotti

Potrebbe interessarti anche