La bufala del bonus studenti da 600 euro per il Coronavirus

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-04-04

“E’ prevista la possibilità di richiedere per gli studenti di età compresa tra i 15 e i 20 anni alla del 22 marzo 2020 un bonus pari a 600 euro mensili per ogni mese, finalizzato all’acquisto di strumentazione elettronica per la frequenza delle lezioni online”: l’INPS smentisce su Twitter la fake news di un bonus …

article-post

“E’ prevista la possibilità di richiedere per gli studenti di età compresa tra i 15 e i 20 anni alla del 22 marzo 2020 un bonus pari a 600 euro mensili per ogni mese, finalizzato all’acquisto di strumentazione elettronica per la frequenza delle lezioni online”: l’INPS smentisce su Twitter la fake news di un bonus per gli studenti nel Decreto Cura Italia per acquistare computer e tablet allo scopo di seguire le lezioni online. Secondo l’istituto girava sui social network da ieri e “regalava” la stessa somma del bonus per le Partite IVA agli studenti tra i 15 e i 20 anni che avevano intenzione di acquistare la strumentazione per seguire le lezioni online: secondo la bufala per averlo bisognava compilare un modulo presente nella sezione famiglia e sarebbe stato erogato entro due settimane dalla richiesta.

bonus studenti inps fake news

Intanto la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo fa sapere che riferirà in parlamento sulla vicenda del crollo del sito nel giorno della presentazione delle domande per il bonus alle partite IVA perché è “doveroso chiarire di fronte al Parlamento circa i quesiti che le vengono posti e lo farà immediatamente dopo aver acquisito tutti gli elementi utili per garantire ai cittadini e agli eletti la massima trasparenza possibile”. La ministra però non specifica la data dell’audizione. A chiamarla in causa era stato Davide Faraone di Italia Viva: “Siamo certi che non sia vera la notizia che la ministra Catalfo abbia rifiutato di venire la prossima settimana in Senato a riferire sul caos dell’Inps, sulla cassa integrazione e sulla politica attuata dal suo ministero in tempo di Coronavirus. La ministra sa meglio di me che serve massima chiarezza. Noi lo abbiamo chiesto subito e al nostro appello si è unito anche il Pd, crediamo che anche i 5 stelle e le forze d’opposizione siano d’accordo. Non è il tempo di additare responsabili, serve semmai capire le cause di certi disservizi che hanno danneggiato i lavoratori e soprattutto serve evitare che si ripetano, non possiamo permetterceli in questa emergenza. Ascoltare tutte le forze politiche e discutere nella massima trasparenza, in diretta tv è decisivo. Siamo certi che così come avvenuto in maniera costruttiva con la ministra Azzolina e con il ministro Speranza, anche Catalfo vorrà rispettare il Parlamento che in un momento così delicato è chiamato ancora di più a svolgere il suo ruolo di rappresentanza di tutti i cittadini “.

Leggi anche: Ivermectin uccide il Coronavirus? Come stanno le cose

 

Potrebbe interessarti anche