Economia

Il bonus per le auto euro 6

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-03

Secondo l’emendamento al decreto Rilancio il contributo a carico dello Stato è di 1.500 euro mentre i concessionari aggiungeranno gli altri duemila euro

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La maggioranza di governo ha trovato l’accordo su un incentivo fino a fine 2020 da 3500 euro per chi rottama una vettura vecchia di dieci anni e acquista una Euro 6 benzina o diesel di ultima generazione. Secondo l’emendamento al decreto Rilancio il contributo a carico dello Stato è di 1.500 euro mentre i concessionari aggiungeranno gli altri duemila euro. Spiega oggi La Stampa

Se non si ha un’auto da rottamare lo sconto su quella nuova sarà intorno ai 1.750 euro, con la quota statale e quella del venditore che scendono del 50 per cento. Allo stesso modo verranno potenziati i bonus sulle ibride e le elettriche che già godono di aiuti dai 4 mila ai 6 mila euro: saliranno così tra i sei e gli ottomila euro circa. Tema caro al Movimento 5 stelle che inizialmente si era opposto alla misura proprio perché andava a finanziare le quattroruote a benzina e gasolio. L’emendamento al decreto Rilancio è al vaglio del Mef che da giorni sta cercando di definire le coperture, infatti la norma è costosa e vale quasi 400 milioni. Una volta che la Ragioneria avrà trovato la quadra il testo tornerà in commissione e verrà riformulato dai relatori che prenderanno come base la proposta di Gianluca Benamati. Il deputato Pd aveva presentato uno schema che fissava lo sconto a 4 mila euro. I tempi però sono stretti, oggi la commissione Bilancio dovrebbe dare il via libera al dl che approderà in aula a Montecitorio lunedì, dopo l’ennesimo rinvio deciso ieri dalla capigruppo.

autonomi partite iva bonus aprile maggio

I bonus di aprile e maggio per autonomi e partite IVA (Il Messaggero, 16 maggio 2020)

Le auto euro 6 sono quelle con emissioni di Co2 fra i 61 e i 110 grammi al chilometro. Il bonus sarebbe legato alla rottamazione di modelli vecchi oltre 10 anni, da dimezzare senza rottamazione. La proposta riformulerebbe cosi’ emendamenti Pd, Iv e Leu. Il beneficio si dimezzerebbe senza rottamazione. Intanto si sta verificando un sensibile incremento di vendite di auto con motorizzazioni alternative. Secondo l’analisi di AutoScout24, su base dati Unrae, rispetto allo stesso mese del 2019 le elettriche sono aumentate del +53,2% (2.228 unità) e le ibride del +84,4% (17.684 unità), raggiungendo una quota totale del 15%. Un segnale evidente che qualcosa sta cambiando e che probabilmente gli incentivi messi a disposizione per l’acquisto di un’auto ibrida ed elettrica, sia dal Governo con l’Ecobonus 2020 sia dalle regioni e dai comuni, iniziano a dare una spinta a questo segmento di mercato. Per aiutare i consumatori nel complesso mondo degli incentivi nazionali, locali e regionali, il Centro Studi di AutoScout24 (www.autoscout24.it), il principale portale in Europa di annunci di auto e moto, ha realizzato una guida a livello territoriale, portando alcuni esempi pratici. Grazie all’Ecobonus del governo, rottamando un veicolo di classe Euro 4 o inferiore si possono acquistare vetture ibride ed elettriche con uno sconto che arriva fino a 6mila euro per vetture con emissioni di Co2 da 0 a 20 g/km e a 2.500 da 21 a 70 g/km. Senza rottamazione i valori calano rispettivamente a 4.000 e 1.500. Il prezzo di listino dell’auto deve essere inferiore a 50.000 + iva. Gli incentivi, però, non finiscono qui. Accanto a quelli nazionali, anche alcuni comuni e regioni, soprattutto del Nord Italia, hanno introdotto i loro ‘bonus’, per cui, in base alla località di residenza è possibile ottenere ulteriori sconti per l’acquisto di auto ibride ed elettriche che vanno ad aggiungersi all’Ecobonus nazionale. Considerando solo le auto elettriche, qual è il risparmio nei singoli territori? Tra incentivi nazionali e locali, a Milano rottamando un veicolo benzina in classe Euro 2 o inferiore e Diesel Euro 5 o inferiori, si potrebbe ottenere uno sconto fino a ben 15.600 euro (9.600 del comune e 6.000 dell’Ecobonus).

In attesa di maggiori dettagli per l’applicazione di questi incentivi, il contributo arriverebbe a coprire massimo il 60% del costo totale del veicolo, escluse Iva e messa su strada. Nella regione Lombardia, rottamando una vettura benzina in classe Euro 2 o inferiori e Diesel Euro 5 o inferiori, lo sconto totale è di 14mila euro. In Valle d’Aosta l’incentivo è di 12mila euro, ma può arrivare a 21mila per le imprese. In Veneto, invece, rottamando un veicolo benzina in classe Euro 3 o inferiori, Diesel Euro 5 o inferiori, è di euro10.500. In Friuli- Venezia Giulia si spende in meno euro11.000 e vale per le nuove immatricolazioni e per le km 0, oltre a essere l’unica regione ad aver previsto un bonus di almeno 1.500 per l’acquisto di vetture usate purché abbiano meno di 2 anni dalla prima immatricolazione. A Bolzano e Trento i cittadini risparmiano 10mila. In Umbria, rottamando un veicolo benzina o diesel in classe Euro 4 o inferiori, l’incentivo è pari a 4mila euro per l’acquisto di un’auto elettrica nuova per chi abita a Terni e Narni e si va a sommare, anche in questo caso, a quello nazionale, arrivando a 10mila euro in totale. Anche il Comune dell’Aquila punta sulla mobilità sostenibile grazie ad un bando per chiedere gli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche riservato alle partite iva e cittadini. Per i cittadini, considerando anche l’Ecobonus, lo sconto arriva fino a 10mila euro. I contributi saranno erogati nella misura del 30% dell’acquisto della nuova auto elettrica. Anche il Piemonte e la Sardegna hanno fissato alcuni incentivi, ma limitati alle piccole e medie imprese. In Piemonte rottamando un veicolo benzina in classe Euro 1 o inferiore o diesel Euro 4 o inferiori lo sconto va da 10mil a 16mila, a seconda della massa (fra 1 e 12 tonnellate). In Sardegna si registra lo sconto più alto, con 21mila euro o il 75% del prezzo d’acquisto.

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