Economia

Bonus consumi: lo sconto del 20% se si paga con carta di credito al ristorante

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-04

Non ci sarebbe un limite di reddito per sfruttare il bonus. Ma ci dovrebbe essere un tetto massimo per la somma recuperabile, ancora da definire. L’obiettivo è che il bonus possa essere restituito direttamente sul conto prima della fine dell’anno

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Un bonus per gli acquisti con carte di credito e bancomat per dare una spinta ai consumi: non solo bar e ristoranti, ma anche arredo, abbigliamento e calzature. È questa una delle misure in via di definizione che potrebbe entrare nel dl agosto atteso in consiglio dei ministri tra giovedì e venerdì. Un meccanismo che incentiverà quindi i pagamenti elettronici, rispolverando il piano cashless del governo, e allo stesso tempo prevedendo sconti sui prodotti per sostenere le filiere più colpite dall’emergenza Coronavirus. Spiega oggi il Corriere della Sera:

L’idea è semplice quanto ambiziosa. Restituire il 20% del conto pagato in ristoranti e trattorie, con carte di credito o bancomat, nel periodo tra settembre e novembre. La proposta porta la firma di due viceministri del Movimento 5 Stelle, Stefano Buffagni allo Sviluppo economico e Laura Castelli all’Economia. Potrebbe incrociarsi con quella fatta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini (Pd) per sostenere le città d’arte e i centri storici. Qui, senza i turisti stranieri, i ristoranti hanno sofferto ancora di più. E per questo il bonus potrebbe essere rafforzato, per arrivare al 25% del conto. Non ci sarebbe un limite di reddito per sfruttare il bonus. Ma ci dovrebbe essere un tetto massimo per la somma recuperabile, ancora da definire.

L’obiettivo è che il bonus possa essere restituito direttamente sul conto prima della fine dell’anno. Cosa tecnicamente non semplice e per la quale si valuta anche l’ipotesi di una app dedicata. Tutto si può fare, ma la coperta è corta. Sui 25 miliardi totali del decreto in arrivo, al bonus consumi dovrebbero essere destinati in tutto non più di 3 miliardi. Rafforzare quello sui ristoranti significherebbe alleggerire quello su altri settori che bussano alle porte degli aiuti di Stato, dall’arredamento all’abbigliamento.

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Nel nuovo pacchetto di misure per bar e ristoranti, come spiegato nei giorni scorsi dal viceministro all’Economia, Laura Castelli, dovrebbe rientrare anche la proroga dell’esenzione della Tosap per tenere i tavolini all’aperto a un fondo di garanzia per gli affitti delle attività ancora in crisi. E sempre sul fronte ristorazione c’e’ anche la proposta della ministra della Politiche agricole, Teresa Bellanova, di un Fondo ad hoc dal valore di 1 miliardo per un bonus di circa 5.000 euro a fondo perduto diretto ai 180mila esercizi pubblici di ristorazione per l’acquisto di prodotti agroalimentari nazionali.

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