Bonus Baby Sitter a chi lo chiede prima?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-26

Varrà l’ordine di presentazione della domanda per ottenere il bonus baby sitter previsto dal decreto Cura Italia per le famiglie alle prese con i figli a casa per la chiusura delle scuole. L’Inps ha messo a punto una prima circolare applicativa

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Il Messaggero scrive oggi che varrà l’ordine di presentazione della domanda per ottenere il bonus baby sitter previsto dal decreto Cura Italia per le famiglie alle prese con i figli a casa per la chiusura delle scuole. L’Inps ha messo a punto una prima circolare applicativa e il presidente, Pasquale Tridico, ha annunciato che la prossima settimana ci sarà l’avvio delle procedure per ottenere tutti i diversi bonus. Tutto questo va a cozzare con gli impegni della politica a evitare click day per le misure di sostegno a famiglie e imprese durante l’emergenza Coronavirus:

Per ottenere il bonus, che vale 600 euro e che può essere chiesto in alternativa al congedo parentale dai genitori lavoratori di figli fino a 12 anni, sarà quindi necessario fare in fretta perché, una volta esaurite le risorse, le ulteriori domande saranno messe in stand by e saranno accolte solo nel caso dello stanziamento di ulteriori risorse. Il bonus per l’acquisto di servizi di baby sitting si può chiedere con figli fino a 12 anni alla data del 5 marzo. Quindi poiché è retroattivo a quella data si può chiedere anche se adesso il figlio avesse raggiunto quella età ma fosse under 12 alla data del 5 marzo.

Il beneficio, poi, sale a 1.000 euro per il personale sanitario, per le forze dell’ordine e per il personale impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Per poter fruire del bonus, tramite il Libretto Famiglia il genitore beneficiario (utilizzatore)e il prestatore devono preliminarmente registrarsi sulla piattaforma delle prestazioni occasionali (sito www.inps.it). L’utilizzatore e il prestatore possono accedere alla procedura direttamente con le proprie credenziali; avvalendosi dei servizi di contact center Inps; tramite intermediari come i patronati. Le prestazioni vengono remunerate con titoli di valore pari a 10 euro l’ora (o suoi multipli), per cui l’importo richiesto a titolo di bonus deve essere necessariamente pari a 10 euro o multipli di 10.

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Gli aiuti del governo alle famiglie (La Stampa, 6 marzo 2020)

Il bonus baby sitter – spiega inoltre l’Assindatcolf, l’associazione dei datori di lavoro domestici – potrà essere usato anche per pagare la tata già assunta dalla famiglia alla quale, però, a fronte dell’emergenza, vengonorichiestepiùorerispettoa quelle concordate in origine. «Attenzione, però – precisa il vicepresidente Andrea Zini – a tenere una contabilità separata poiché con il bonus viene stabilito un importo orario di 10 euro, che può essere superiore alla retribuzione oraria concordata in busta paga».

C’è da dire che l’INPS si è già rimangiata l’allarme sulle pensioni a maggio e il click day sui 600 euro alle Partite IVA. Si rimangerà anche questo?

Leggi anche: Come l’INPS si rimangia la storia dei soldi delle pensioni a rischio a maggio

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