Il bonus partite IVA a 800 euro nel decreto Aprile

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-04-23

I soldi serviranno per incrementare i 600 euro di marzo, ad autonomi e professionisti, inclusi gli iscritti agli ordini, fino a 800 euro per i mesi di aprile e maggio, la spesa preventivata dai tecnici del governo è intorno ai 7 miliardi

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Il governo si prepara a varare il decreto Aprile, che per ironia della sorte potrebbe essere pronto soltanto a maggio (e quindi cambiare nome) e al suo interno sono previsti anche gli aumenti per il bonus partite IVA da 600 euro. Lo stanziamento complessivo per il solo rifinanziamento delle misure straordinarie di febbraio e marzo ammonterebbe a 15 miliardi di euro.

Il bonus partite IVA a 800 euro nel decreto Aprile

Il Sole 24 Ore spiega oggi che questi soldi serviranno per incrementare i 600 euro di marzo, ad autonomi e professionisti, inclusi gli iscritti agli ordini, fino a 800 euro per i mesi di aprile e maggio, la spesa preventivata dai tecnici del governo è intorno ai 7 miliardi.

Altri 3/5 miliardi sono poi necessari nell’ordine: a prolungare la Naspi di un paio di mesi, ai disoccupati in scadenza di sussidio, per l’indennizzo, da 200 o 400 euro, a colf e badanti regolari, per istituire il nuovo reddito d’emergenza, che garantirà un bonus da 400 fino a 800 euro, in base al nucleo familiare, a circa 3 milioni di lavoratori oggi esclusi dagli attuali sussidi emergenziali, intercettando anche una quota di lavoro nero. Di riunione in riunione il pacchetto lavoro destinato a entrare nel decreto Aprile oscilla, al momento, tra i 25 e i 27 miliardi complessivi.

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Nel provvedimento, che non è escluso possa essere presentato i primi di maggio, entreranno anche la proroga del congedo straordinario (si ragiona su altri 15 giorni, retribuiti al 50%) vista la chiusura prolungata delle scuole (si prorogherà, in alternativa, anche il bonus baby-sitter di 600 euro). Per queste due misure, spiegano i tecnici del governo, non ci saranno particolari problemi di coperture, visto il tiraggio finora piuttosto modesto. Al 20 aprile, secondo il presidente dell’Inps, l’economista Pasquale Tridico, sono state inoltrare 66.571 domande di bonus baby sitter (di 44.070 già caricati sul libretto famiglia) e 208.515 istanze per i congedi, di cui 189.894 già anticipati dalle imprese e conguagliati dall’Inps, e 18.621 con il pagamento diretto.

Se per gli autonomi il bonus aumenta a 800 euro, per le piccole imprese srl con meno di 10 dipendenti, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha confermatoche il governo sta lavorando ad «una misura di ristoro diretto che potrà garantire liquidità, non a prestito»: si ragiona su un intervento da ulteriori 7-8 miliardi.

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