Lei ha un malore, lui si lascia morire: la storia degli anziani trovati morti da 15 giorni in casa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-01

Adolfo Masetti e Giovanna Di Pierro, coniugi di 83 e 79 anni sono stati  trovati morti nella loro casa di Bologna. Il loro decesso risale a 15 giorni fa

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Adolfo Masetti e Giovanna Di Pierro, coniugi di 83 e 79 anni sono stati  trovati morti nella loro casa di Bologna, al quartiere Bolognina. I loro corpi erano in avanzato stato di decomposizione e secondo gli investigatori gli anziani, che soffrivano di diverse patologie, erano deceduti da una decina di giorni. Del caso si sta occupando la polizia, sul posto è intervenuta anche la squadra Mobile, dopo che un nipote, che da giorni non aveva loro notizie, allarmato perché non rispondevano al telefono, ha chiamato i soccorsi, anche considerando il momento particolare legato alla pandemia. Un primo esame esterno sui corpi non ha evidenziato segni di violenza. Gli investigatori hanno preso in considerazione sia l’ipotesi di una morte naturale, ipotizzando prima il decesso della donna e poi a breve distanza quello dell’uomo, non autosufficiente, che si sarebbe lasciato andare, sia l’omicidio-suicidio. Ma alla luce dell’intenzione del pm di non far svolgere l’autopsia, quest’ultima ipotesi sembra sfumare. Repubblica Bologna racconta la loro solitudine:

L’ipotesi fatta dopo gli accertamenti della squadra Mobile e della polizia Scientifica è che a morire prima sia stata la donna, trovata a terra in cucina. Seguita a breve distanza dal marito, che non era autosufficiente e non riusciva a badare a se stesso. Era sul pavimento vicino al letto. I corpi entrambi mummificati e in avanzato stato di decomposizione, l’odore irrespirabile che iniziava a farsi sentire anche fuori dalla casa. Una tragedia silenziosa, come era stata l’ultima parte della vita di questi due «tranquilli» pensionati come se li ricordano qui. Molti faticano ad associare il volto ai nomi, talmente poco frequentavano negozi e locali della Bolognina. Due anime volate via nel silenzio, un dramma della solitudine che sgomenta e «mette angoscia» dice una vicina. «Anch’io vivo da sola e ho paura», motiva il suo sconforto personale. «Sono qui da 25 anni e loro c’erano già. Salutavano sempre, nulla di più oltre al buongiorno». Chi li vedeva passare più spesso racconta di una donna sempre più magra e con difficoltà a camminare negli ultimi tempi. Due mesi fa un episodio forse premonitore. «Lui è arrivato in stato confusionale e col volto tumefatto — racconta la titolare di un locale nelle vicinanze—ha chiesto aiuto perché la moglie era caduta in casa ed era ferita, ho chiamato l’ambulanza e sono stati soccorsi. Poi non abbiamo più avuto notizie. Li conoscevamo perché passavano da qui ma non sono mai entrati»

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