Bologna 2021, Santori cambia idea e si candida con il Pd

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-20

Il capo delle Sardine, Mattia Santori, dopo aver professato l’apartitismo scende in campo al fianco del PD

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Mattia Santori è prossimo ad essere candidato nella lista del PD di Bologna. Santori è stato il frontman delle sardine, il movimento di piazza che sul finire del 2019 era sceso in campo per sostenere la candidatura di Stefano Bonaccini. Apparvero sul panorama nazionale come una ventata nuova di freschezza, giovani ricongiunti alla politica e lontani da quello che loro hanno sempre identificato come il becero partitismo. Il movimento delle Sardine in quei mesi trovò consenso in tutta Italia, fino a radicarsi in altre regioni. Poi l’inizio della fine. Quando i ragazzi di piazza hanno deciso di darsi una struttura interna, il progetto è miseramente fallito. Prima un manifesto di tanti punti e pochi concetti, poi l’elemosino per un posto in lista alle amministrative. Lepore, candidato del Pd alle primaria del csx ha deciso di aprire la porta ad uno di loro. Scelta condivisibile, considerato l’innegabile seguito che hanno soprattutto a livello cittadino.

L’idea (mai completamente smentita) di Santori sindaco

Già a fine marzo il nome di Santori era stato accostato con una certa insistenza addirittura ad una possibile candidatura a sindaco del centrosinistra, in seguito a un doppio incontro tra le stesse sardine, il segretario dem Enrico Letta e il governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Poi, soprattutto con quest’ultimo, i legami si sono via via raffreddati, proprio in concomitanza con la discesa in campo di Matteo Lepore e di Isabella Conti, con la vittoria del primo sulla seconda alle primarie. Ma il nome di Santori non è mai del tutto tramontato, fino alla notizia di un suo rientro in lista come semplice candidato consigliere, ma con la prospettiva, in caso di vittoria, di un assessorato di peso (si parla con insistenza di una sua delega allo Sport e ai giovani).

Bologna 2021, Santori cambia idea e si candida con il Pd: non sarà il capolista

In questi mesi Santori aveva avuto legami con Elly Schlein, vicepresidente del consiglio regionale e alla guida della lista “Emilia Coraggiosa” alle scorse elezioni che videro l’attuale presidente prevalere su Lucia Borgonzoni. Santori ha collaborato lungamente con la vicepresidente, su molte iniziative civiche. Ma il sapore del Partito Democratico chiama, ecco allora che nulla ha potuto il radicato ambientalismo e le origini civiche del suo progetto: Santori si è lasciato andare alla braccia romantiche della politica dei partiti. Il ruolo di capolista rimarrà comunque per una donna. Certo non Isabella Conti, su cui la posizione è ancora dubbia. Internamente al Pd ci si domanda cosa fare di lei e della sua squadra, il parere di alcuni è quello di epurare una voce fuori dal cara. Per altri invece la Conti dovrebbe alimentare la famosa dialettica intorno ai partiti.

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