Economia

Bollette energia, il rischio di un miliardo di aumenti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-06

L’autorità dell’energia Arera ha dovuto delineare un percorso per recuperare le sforbiciate tariffarie che piacciono tanto ai politici alla ricerca di elettori

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Gli italiani rischiano un aumento da un miliardo delle bollette dell’energia elettrica. Ne parla oggi sul Sole 24 Ore Jacopo Giliberto segnalando che l’autorità dell’energia Arera ha dovuto delineare un percorso per recuperare le sforbiciate tariffarie che piacciono tanto ai politici alla ricerca di elettori.

Il 28 giugno 2018, un anno fa, quando stava per arrivare un rincaro colossale l’autorità dell’energia Arera aveva dovuto limare alcuni oneri che pesano sulla bolletta elettrica dei consumatori del segmento a maggior tutela, quello con le tariffe regolate. Le tariffe dei consumatori in maggior tutela sono il “benchmark” che orienta anche gli andamenti dei prezzi della corrente sul mercato libero. Andamenti che si riflettono sull’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il terzo trimestre 2018. Il rincaro fu del +6,5% perla luce (invece del ben più pesante +12,5% dettato dal mercato) e del +8,2% per il gas.

In altre parole in autunno era stato usato una seconda volta il meccanismo del rinvio, ma quei soldi evitati in settembre comunque dovranno essere ricuperati in futuro sulle bollette dei consumatori:

Tutti i consumatori elettrici italiani avevano già maturato un aumento futuro delle bollette elettriche stimabile attorno al miliardo di euro. L’aggiornamento più recente delle bollette è avvenuto a fine marzo, con l’avvicinarsi delle elezioni europee e con l’accendersi della sensibilità della politica al tema del consenso. Le previsioni sull’andamento dei prezzi energetici per il secondo semestre dell’anno erano positive e facevano presagire una riduzione delle quotazioni energetiche tipica della primavera e dell’estate.

L’ideale sarebbe stato ricuperare questi arretrati senza far ribassare le bollette: tenendo ferme le tariffe di fronte a una riduzione dei costi, i consumatori avrebbero risarcito l’arretrato senza accorgersene. Ma non è stato fatto, e noi consumatori in aprile e maggio abbiamo goduto ribassi forti del -9% sul metano e del -7% sull’elettricità. Il risarcimento arriverà in futuro, e l’autorità dell’energia dovrà definire l’importo complessivo di rincari ora maturato dalle famiglie e dalle imprese.

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