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«I clienti del Billionaire hanno lasciato dati falsi»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-26

Repubblica: la direzione del locale ha le liste delle prenotazioni dei tavoli, perché le norme prevedono la registrazione con moduli prestampati, però si è scoperto che molti dei numeri di telefono lasciati risultano fasulli o di persone che non sono mai state in Sardegna

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Il Billionaire è chiuso dal 17 agosto ma nel frattempo una sessantina di suoi dipendenti è positivo al Coronavirus Sars-CoV-2.  I tamponi fatti a tappeto a tutti i 150 dipendenti che lavorano nel locale di Briatore, disposti dall’Unità di crisi del Nord Sardegna, finora hanno rilevato 59 positivi. Questo, scrive oggi Repubblica, fa dello sfavillante Billionaire, dove un tavolo costa sui mille-duemila euro, il focolaio più preoccupante della Sardegna e dell’Italia intera:

Più preoccupante anche di  quello che pare essersi acceso nel camping sul mare Villaggio Isoleddu, a mezz’ora di macchina da Porto Cervo. «Noi le mascherine le abbiamo sempre messe», sibila il ragazzo dello staff, prima di imboccare il garage. «Noi sì, ma i clienti no: ballavano attorno ai tavoli, si abbracciavano, bevevano dallo stesso bicchiere, sudavano, toccava rincorrerli per ricordargli di metterla». I clienti sono il punto centrale di questa storia. Quanti ne sono passati dal Billionaire nei primi dodici giorni di agosto, ossia nel periodo che l’indagine epidemiologica del dottor Marcello Acciaro identifica come quello cruciale dell’infezione? E quanti sono oggi rintracciabili?

L’indagine è partita il 12 di questo mese dopo che la Asl di Latina ha segnalato la positività di un ragazzo appena rientrato dalla Costa Smeralda. Il virus pare essere di importazione, introdotto da un gruppo di una sessantina di giovani della “Roma bene” che di ritorno da viaggi a Ibiza e a Mykonos si è dato appuntamento alla discoteca Country Club di Porto Rotondo. Qualcuno, nonostante accusasse già febbre e malori, ha continuato a festeggiare. Spostandosi di locale in locale, il gruppo ha contagiato il Billionaire, dove la movida è uno show che deve sempre andare avanti, perché questo è il sogno che il patron offre a chi entra, purché provvisto di portafogli sostanzioso.

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Gli uffici di igiene pubblica della provincia di Sassari sono chiamati nei prossimi giorni a un lavoro improbo: contattare tutti coloro che sono stati al Billionaire dal primo al dodici agosto, per chiedere loro eventualmente di sottoporsi a tampone o a quarantena cautelativa.

La direzione del locale ha le liste delle prenotazioni dei tavoli, perché le norme prevedono la registrazione con moduli prestampati, però si è scoperto che molti dei numeri di telefono lasciati risultano fasulli o di persone che non sono mai state in Sardegna. E non tutti i clienti sono compresi nel monitoraggio: oltre ai tavoli, infatti, durante le serate ci sono  stati ingressi per il Club (i cosiddetti ingressi walk-in) sfuggiti alla registrazione. Difficile, dunque, dare cifre precise, ma una stima si può fare: secondo la direzione, prima del pienone di Ferragosto la media era di 260 coperti nei due ristoranti interni, quindi parliamo di almeno 3.120 clienti da contattare a stretto giro. Persone che, rientrate dalle vacanze, possono essere ovunque. E ovunque possono aver portato il Covid.

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