Il negazionista del Coronavirus che si pente dopo che la moglie muore per COVID-19

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-25

BBC racconta la storia di Brian Lee Hitchens, un tassista della Florida, e di sua moglie Erin: la coppia era fermamente convinta che il coronavirus fosse stato creato in laboratorio. La storia finisce male. Lei muore. E a lui non resta che pubblicare su Facebook un post in cui avverte i complottisti che COVID-19 è reale

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Oggi la BBC racconta la storia di Brian Lee Hitchens, un tassista della Florida, e di sua moglie Erin: la coppia era fermamente convinta che il coronavirus fosse stato creato in laboratorio. I due negazionisti credevano a tutte le teorie del complotto che legano il virus al 5G o lo riducono a una banale influenza. La storia finisce male. Brian si ammala, anche se riesce a riprendersi. Ma Erin muore. E a lui non resta che pubblicare su Facebook un post in cui avverte i complottisti che COVID-19 è reale.

Il negazionista del Coronavirus che si pente dopo che la moglie muore per COVID-19

Brian e Erin non hanno mai seguito le norme basilari per proteggersi dal contagio. Niente mascherina, niente distanziamento sociale. A maggio si ammalano entrambi, anche se la diagnosi di COVID-19 arriva successivamente. E infatti Brian, continua a lavorare come se niente fosse con il suo taxi e a ritirare i farmaci per la moglie senza osservare le regole di distanziamento sociale o indossare la mascherina. Ma Erin oltre ad essersi ammalata soffriva già di asma e di disturbi del sonno. E il ritardo nelle cure le è stato fatale.

 

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La donna di 46 anni dopo essere stata ricoverata e attaccata al respiratore è morta per problemi cardiaci subentrati alla malattia. Brian era stato contattato da BBC a luglio, quando Erin era ancora in ospedale, nell’ambito di un’inchiesta sul costo umano della disinformazione del coronavirus. E aveva spiegato che rimpiangeva di non aver ascoltato fin dall’inizio gli avvertimenti delle autorità e che sperava che sua moglie potesse perdonarlo: “”Questo è un vero virus che colpisce le persone in modo diverso. Non posso cambiare il passato. Posso solo vivere oggi e fare scelte migliori per il futuro”. A maggio il tassista aveva spiegato in un post diventato virale che pensava che il virus fosse un complotto del governo, o che avesse a che fare con il 5G. L’uomo ha raccontato la sua malattia e quella della moglie invitando chi leggeva a non imitare i suoi errori: “Se devi uscire per favore non essere sciocco come me, così non ti succederà quello che è accaduto a me e mia moglie”. Brian ora può solo aggiungere: “Non soffre più, è in pace. Ho passato momenti in cui mi manca, ma so che è in un posto migliore.”

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