Bianca Granato ha disertato il discorso di Zelensky perché non c’era il contraddittorio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-23

La senatrice ex M5S Bianca Laura Granato in un’intervista a La Stampa continua a prendere le difese di Vladimir Putin: “Lui è un argine geopolitico all’agenda globalista”

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Continua a suonare la campana pro-Putin di Laura Bianca Granato, senatrice del gruppo Alternativa che alla vigilia dell’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Camera aveva descritto l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia “una importante battaglia che Putin sta combattendo non solo per il suo Paese ma per tutti noi”. “A Putin voglio dire – aveva aggiunto – uniamo le forze per sconfiggere insieme l’agenda globalista”. Secondo un articolo apparso su Repubblica “la senatrice appare fortemente coinvolta nella campagna di disinformazione russa, anche se non è chiaro se sia frutto di una scelta consapevole o di una manovra di manipolazione russa”. Anche lei era nella frangia di quelli che hanno disertato per scelta il discorso di Zelensky. “Avevo un impegno sul territorio, mica lo rimando per un intervento da remoto senza contraddittorio”, ha dichiarato oggi in un’intervista a La Stampa. “Il contraddittorio sotto le bombe?”, la incalza il giornalista che ha avuto con lei un colloquio, Antonio Bravetti. “Se uno è davvero sotto le bombe non riesce nemmeno a collegarsi”, la risposta della senatrice, che al presidente ucraino avrebbe voluto dire di “mettere da parte l’orgoglio e trattare”.

Bianca Granato ha disertato il discorso di Zelensky perché non c’era il contraddittorio

Anche lei, come Nicola Grimaldi del Movimento 5 Stelle, avrebbe voluto un intervento della controparte, Vladimir Putin: “O tutti o nessuno”. Del quale dice: “Mi piace perché tutela l’integrità e la tradizione di quel mondo. Ho ascoltato i suoi discorsi integrali, non tagliati. È sempre lucido. Condanno la sua invasione ma vorrei capire perché è scattata la molla, bisogna guardare agli ultimi anni: il colpo di stato del 2014 a Kyiv, ben tre esercitazioni Nato al confine russo, i lavoratori con armi biologiche in Ucraina finanziati dagli Stati Uniti”. Sembra ripetere a memoria un copione scritto per lei da qualcuno, che viaggia di pari passo con le informazioni messe in circolo dal Cremlino. Immancabile, naturalmente, il riferimento alla Pandemia: “C’è un legame. Il modo in cui è stata affrontata la pandemia fa parte dell’agenda globalista. Il virus, i vaccini che non sono nemmeno molto efficaci. È questo il modus operandi dell’impero globale. Putin è un argine geopolitico”.

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