Bersani e la necessità di tornare a parlare di negoziati: “Noi Occidente, cosa vogliamo?” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-13

Il deputato di Liberi e Uguali ed ex segretario del Pd Pierluigi Bersani prova a scuotere Unione europea e Stati Uniti

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Pierluigi Bersani prova a riportare al centro del dibattito sulla guerra in Ucraina la necessità di tornare a parlare di negoziati. Lo fa parlando con Giovanni Floris nel salotto tv di Dimartedì su La7. “Noi abbiamo detto tutti quanti – spiega Bersani – che c’è un aggressore, si chiama Russia, e c’è un aggredito, si chiama Ucraina. Questo aggredito ha deciso di resistere, non è che lo abbiamo deciso noi, l’hanno deciso loro di resistere. Giustamente gli abbiamo dato una mano, con le sanzioni, con aiuti umanitari, con dei rifornimenti militari. Strada facendo, si sta perdendo il perché facciamo questo”.

Bersani e la necessità di tornare a parlare di negoziati con Putin: “Noi Occidente, cosa vogliamo?”

Il deputato di LeU ed ex segretario del Pd fa notare l’importanza del fine delle azioni dell’Occidente: “Io dico che abbiamo fatto questo perché un’Ucraina in piedi fosse in condizione di negoziare, di avere un cessate il fuoco, un compromesso. Di arrivare a una situazione in cui poi discutendo si riuscisse a trovare quel compromesso che ci lasci intravedere un futuro non vicino nel quale si possa ragionare tra Europa e Russia in una chiave di sicurezza reciproca e di coesistenza. A poco a poco è venuta fuori un’altra piega, che è ‘qui si fa la guerra finché si vede un vincitore e un vinto’. Quel che dice Gentiloni non è quel che stanno dicendo Borrell o Von der Leyen. ‘Si dessero una regolata’, dice”.

La soluzione, quindi, è tornare a parlare di pace: “Perché non si sente più la parola negoziato. Si dice che Putin non ne voglia sentir parlare, lasciamolo stare. Noi cosa vogliamo? La vogliamo fermare questa guerra? Noi italiani, noi europei, gli Stati Uniti, siamo d’accordo? Sta venendo fuori questo dubbio, non il dubbio sulle armi e aiutare un Paese aggredito vicino l’Europa, associato all’Europa. Le sanzioni ci fanno male, cerchiamo di darci una regolata anche lì, poi ne parleremo. Però gli italiani vogliono che la guerra finisca. Sento Borrell che dice che le guerre sono sempre finite con vincitori e vinti sul campo. Oh, ma stiamo scherzando?”.

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