Berlusconi frena su Meloni premier e da FdI incalzano: “Se litighiamo facciamo un favore alla sinistra”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-07-27

Silvio Berlusconi continua a mostrarsi freddo sul tema “leadership della coalizione di centrodestra”, mentre Meloni insiste sull’applicazione della regola sul partito più votato (che sarà il suo)

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Mentre Giorgia Meloni scalpita per diventare il primo presidente del Consiglio donna, e ribadisce agli “alleati” un giorno sì e l’altro pure la necessità di rispettare il patto implicito alla coalizione che consente al partito più votato di indicare il premier, Forza Italia continua a frenare e prendere tempo. Se ieri per Berlusconi il tema non era “appassionante”, oggi, all’incontro dei tre leader a Montecitorio (sono invitati anche i ‘centristi’ di Udc e Noi con l’Italia), l’ex Cav tirerà fuori un sondaggio che mostra come lo spettro di Meloni a Palazzo Chigi potrebbe far perdere le elezioni alla coalizione. Lo rivela Repubblica, che dando una seconda lettura di quanto potrebbe avvenire oggi alla Camera interpreta il gesto degli Azzurri come un tentativo di sopravvivenza per non dissolversi totalmente negli altri due partiti alleati, Lega e Fratelli d’Italia. Sullo sfondo un piano per chiedere alla leader che il prossimo premier non sia indicato dagli elettori, ma dagli eletti, riuniti in assemblea a inizio legislatura: lì la somma di forzisti, leghisti e centristi potrebbe spostare gli equilibri in favore di un altro candidato.

Berlusconi frena su Meloni premier

“Qui non c’è nessuno, cara Giorgia, contro di te. Anzi, noi vogliamo vincere tutti insieme e sappiamo benissimo che sei il nostro grande punto di forza”, è il discorso che dovrebbe tenere Berlusconi, secondo Il Messaggero. “Vi dico – incalzerà l’ex Cav – che per far crescere la nostra alleanza e farla votare da tutti, è meglio specificare dopo il voto chi farà il premier. Così raggiungiamo consensi più larghi. Annunciando subito, adesso, il nome di Giorgia, rischiamo che molti moderati non ci votino». E ancora: «Io non ho niente di niente contro di te, cara Giorgia, e anche Matteo ti vuole bene, ma dobbiamo muoverci con prudenza e furbizia tutti insieme: le elezioni si vincono così”.

La Russa: “Così facciamo un favore alla sinistra”

E mentre il coordinatore nazionale degli Azzurri Antonio Tajani ci tiene a specificare, con gran gioia di Meloni, che “serve una squadra, non un uomo o una donna sola al comando”, da FdI La Russa incalza: “Non perdiamo tempo, e indichiamo subito la Meloni candidata premier, perché sennò facciamo un favore alla sinistra che punta sulla narrazione del centrodestra litigioso”. E contro i forzisti: “Le regole ci sono e vanno rispettate. Abbiamo sempre fatto che il partito più forte esprime il candidato della coalizione a Palazzo Chigi e il partito più forte stavolta è il nostro”.

 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)

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