Meloni chiede il rispetto del patto sulla leadership del centrodestra. Tajani: “Era una situazione ben diversa”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-07-25

Giorgia Meloni lancia un messaggio agli alleati della coalizione di centrodestra: “Ci sono regole che hanno sempre funzionato, non vedo perché cambiarle oggi”

article-post

“Se non dovessimo riuscire a metterci d’accordo su questo, non avrebbe senso andare al governo insieme. Confido che si vorranno confermare, anche per ragioni di tempo, regole che nel centrodestra hanno sempre funzionato, che noi abbiamo sempre rispettato e che non si capisce per quale ragione dovrebbero cambiare oggi”: Giorgia Meloni, rispondendo a una domanda durante il Tg5 sul nodo della premiership all’interno del centrodestra, lancia un messaggio a Lega e Forza Italia. Conscia di partire da una posizione di vantaggio rispetto agli alleati, la leader di Fratelli d’Italia chiede l’applicazione di quello che è sempre stato un patto implicito nel centrodestra.

Meloni chiede il rispetto del patto sulla leadership del centrodestra. Tajani: “Era una situazione ben diversa”

Lo dice soprattutto agli Azzurri, che nelle parole di Antonio Tajani continuano ad essere più cauti. “Non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti di chicchessia, sederanno al tavolo i leader e decideranno le regole”, dice il coordinatore nazionale di Fi. “Ma la regola non c’è già?”, gli viene chiesto ad Agorà su Rai Tre, e lui risponde: “C’erano situazioni ben diverse. A me interessa che il centrodestra vinca, poi penseremo a chi alza la coppa. Perché se non si vince, la coppa non la alza nessuno”. Tajani ha anche smentito la promessa che si diceva fosse stata fatta a Berlusconi di riservargli il posto da presidente del Senato: “Ma che accordo, mai parlato, mi sembra veramente una bassezza pensarlo”.

Salvini: “Chi prende un voto in più indicherà il premier”

Sulla leadership della coalizione è categorico invece Salvini: “Lasciamo a sinistra litigi e divisioni: per quanto ci riguarda, siamo pronti a ragionare con gli alleati sul programma di governo partendo da tasse, lavoro, immigrazione e ambiente. Chi avrà un voto in più, avrà l’onore e l’onere di indicare il premier”. Riferimenti alla “sinistra” anche nei discorsi elettorali di Meloni: “Non ci facciamo intimidire. E penso anche che la sinistra abbia bisogno di inventare una macchina del fango contro di noi perché non può dire niente di concreto e di vero. Noi non abbiamo bisogno di inventare una macchina del fango contro di loro perché possiamo banalmente raccontare i disastri che hanno prodotto in Italia negli ultimi 10 anni al governo”.

Potrebbe interessarti anche