Berlusconi boccia il referendum di Salvini sulla legge elettorale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-20

Già che ci sta, Berlusconi ricorda a Salvini che fare i bulli con l’Europa per poi farsela sotto quando sale lo spread e firmare gli accordi con l’Unione che fino a ieri era odiatissima non fa parte delle strategie elettorali di Forza Italia

article-post

Silvio Berlusconi boccia il referendum di Matteo Salvini sulla legge elettorale in un’intervista rilasciata a Francesco Verderami sul Corriere della Sera e spiega che è meglio lavorare in parlamento invece che in piazza.

Salvini le chiede la prova d’amore: appoggiare il referendum sulla legge elettorale per evitare il ritorno al proporzionale. Accoglie la richiesta o serve prima un accordo politico?
«Dopo la prova d’amore viene il matrimonio riparatore o il delitto d’onore, tutte cose che non farebbero bene al futuro del centrodestra. Questi temi richiedono invece serietà, perché la legge elettorale è il cuore della democrazia rappresentativa. In attesa che i nostri tecnici approfondiscano la proposta referendaria, sarebbe piuttosto opportuno che il centrodestra definisse una proposta unitaria da presentare in Parlamento».

Anche perché senza un chiarimento preventivo sul progetto di coalizione, firmereste una cambiale in bianco a Salvini.  
«Il nostro centrodestra è da sempre chiarissimo: liberale, europeista, garantista, cristiano, riformatore. Un centrodestra di governo. Sta a noi rafforzare il profilo liberale della coalizione. Noi saremo, come sempre, il cervello, il cuore, la spina dorsale liberale della coalizione».

berlusconi referendum salvini

Già che ci sta, Berlusconi ricorda a Salvini che fare i bulli con l’Europa per poi farsela sotto quando sale lo spread e firmare gli accordi con l’Unione che fino a ieri era odiatissima non fa parte delle strategie elettorali di Forza Italia:

Uno degli aspetti da chiarire riguarda la collocazione europea della coalizione. Per esempio: oltre ad appoggiare il commissario italiano Paolo Gentiloni, lei ha sostenuto l’elezione di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione. La Lega no. Ritiene che Salvini abbia commesso un errore?
«Penso di sì, perché la signora von der Leyen è espressione della grande famiglia dei cattolici liberali, il più grande gruppo politico europeo antagonista della sinistra. Io lavoro in Europa anche perché si possa giungere ad una sintesi fra i popolari, i liberali, i conservatori e i sovranisti responsabili. Un centrodestra europeo in nome dei valori di libertà, di dignità della persona, dello Stato di diritto, della tolleranza che sono propri della civiltà europea».

Leggi anche: Carige, il piano B del governo se salta il salvataggio: un miliardo di soldi pubblici

Potrebbe interessarti anche