L’attacco di Berlusconi a Nato e Biden: “Putin non tratta con chi gli dà del criminale”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-17

Il leader di Forza Italia torna a parlare della guerra in Ucraina, ma ora ha cambiato spartito rispetto all’inizio e le parole sembrano le stesse ripetute più volte da Michele Santoro

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Quel che gli studi televisivi hanno diviso, la guerra in Ucraina ha unito. Perché ascoltando l’ultima versione delle parole del leader di Forza Italia la domanda nasce spontanea: Silvio Berlusconi come Michele Santoro? Perché dopo quasi tre mesi di invasione e guerra in Ucraina, l’ex Cavaliere sembra parlare esattamente come lo storico giornalista con cui si è scontrato più e più volte, accusando Joe Biden e la Nato, responsabili di atteggiamenti e parole che non possono che portare a un allontanamento di Vladimir Putin dal tavolo delle trattative e dei negoziati per arrivare alla pace (di una guerra che ha iniziato lui all’alba del 24 febbraio).

Berlusconi accusa la Nato e Biden per giustificare l’atteggiamento di Putin

Parlando alla Fiera di Treviglio, Silvio Berlusconi si è lasciato andare in una narrazione che, di fatto, sembra essere l’esatto opposto delle accuse – mosse con oltre un mese di ritardo – fatte nei confronti di Vladimir Putin all’inizio di aprile. Questa la sua versione, attuale, dello status quo tra Ucraina e Russia.

“Non abbiamo signori leader nel mondo, non li abbiamo in Europa. Un leader mondiale che doveva avvicinare Putin al tavolo gli ha dato del criminale di guerra, gli ha detto che doveva andare via dal governo russo e finire in galera, il segretario della Nato, Stoltenberg, danese di 63 anni, ha detto che mai più l’Ucraina sarà sotto la Russia e così sarà anche delle due repubbliche del Donbass a cui mai l’indipendenza, mai, sarebbe riconosciuta. Capite che con queste premesse il signor Putin è ben lontano dal sedersi a un tavolo”.

La descrizione del “leader mondiale che doveva avvicinare Putin al tavolo” sembra essere proprio quella di Joe Biden, con il Presidente americano che più volte ha definito il capo del Cremlino un “criminale” e gli ha contestato, fin dall’inizio dell’invasione in Ucraina, i crimini di guerra.

Insomma, è colpa della Nato e di Biden se Vladimir Putin si rifiuta di sedersi al tavolo delle trattative e dei negoziati con l’Ucraina. Secondo Berlusconi, dunque, con queste premesse non si arriverà mai a una pace e che ora

“bisogna pensare a qualcosa di eccezionale perché Putin smetta. Temo che questa guerra continuerà. Significa che avremo dei forti ritorni delle sanzioni alla Russia sulla nostra economia, già si è fermato lo sviluppo, avremo una diminuzione del nostro Pil”.

Quindi, ricapitolando: la Russia non tratta con chi ha dato al suo Presidente del “criminale”, le sanzioni si ritorceranno sui Paesi che le hanno comminate contro Mosca. Nessuna via d’uscita, secondo Silvio Berlusconi.

(Foto/IPP/Gioia Botteghi)

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