Berlusconi condanna pubblicamente l’aggressione “inaccettabile” della Russia (senza mai citare Putin)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-02

Nel condannare pubblicamente l’invasione della Russia in Ucraina, Silvio Berlusconi non ha mai citato il suo amico di vecchia data Vladimir Putin

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Quella di Silvio Berlusconi è una posizione scomoda per commentare la guerra in Ucraina: da un lato c’è la necessità di Forza Italia di seguire la maggioranza orientata su posizioni atlantiste fin dal giorno dell’invasione, mentre dall’altro c’è un profondo legame di amicizia che lo lega a Vladimir Putin. Il suo partito ha sempre votato coerentemente con le indicazioni del governo, e oggi dal Congresso di “Verde è Popolare” di Gianfranco Rotondi l’ex cav prende apertamente posizione contro quella che definisce “un’aggressione militare inaccettabile”. “Una crisi – ha spiegato Berlusconi – di fronte alla quale abbiamo un duplice dovere: quello di lavorare per la pace e quello di fare la nostra parte con l’Alleanza Atlantica, con l’Occidente, con l’Europa”. Sono le prime parole di Berlusconi sulla guerra in un discorso pubblico, anche se non ha mai menzionato Putin.

Berlusconi condanna pubblicamente l’aggressione “inaccettabile” della Russia (senza mai citare Putin)

A preoccuparlo sono anche gli effetti delle tensioni sul nostro Paese e sugli alleati: “Insieme sosteniamo il governo Draghi, che noi abbiamo voluto e che deve durare fino alla fine della legislatura, per completare il buon lavoro fatto finora e per fronteggiare i disastrosi effetti della crisi ucraina sul mercato dell’energia e delle materie prime”. A Rainews, il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani conferma che “Berlusconi ha fatto tutto quello che poteva per far cessare la guerra e non ci sono tentennamenti con la partecipazione alla Nato e all’Occidente”. Ha inoltre “votato al Parlamento europeo una risoluzione durissima di condanna”. “È un atto politico – ha aggiunto Tajani – e per un politico il voto e più importante della tattica”. Il direttore della rivista italiana di geopolitica Limes Lucio Caracciolo aveva rivelato a Otto e mezzo qualche giorno fa di una telefonata dell’ex premier al presidente della Federazione russa: “Ma dall’altra parte, nessuno gli ha risposto”.

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