Beppe Grillo, il M5S morto dopo il voto e Di Battista & Paragone a cena con gli attivisti

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-12-18

«Ho una villa, Casaleggio ha i suoi soldi. Se si rompe il giocattolo del governo ce li troviamo sotto casa a chiederci un lavoro», dice il garante M5S. Intanto Di Battista e il senatore ribelle vanno a cena con gli attivisti

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«Io dovrei convincerei senatori a non andarsene con Salvini? Io ho la villa e un’attività, Casaleggio la sua società e i suoi soldi. Ma vi è chiaro o no che, se si rompe il giocattolo del governo, tutta questa nostra gente che abbiamo portato in politica ce la ritroviamo sotto casa a chiederci un lavoro? Altro che andarsene con Salvini. Questi vengono sotto casa nostra perché il Movimento, un secondo dopo il voto, è già bello che morto»: una previsione apocalittica, quella che Beppe Grillo avrebbe fatto ieri durante i suoi incontri con i parlamentari secondo Tommaso Labbate che ne ha parlato sul Corriere della Sera. Ma che la creatura del Garante e di Gianroberto Casaleggio sia a rischio, visto che il suo elettorato è stato svuotato dalla Lega, è un dato di fatto incontrovertibile.

Beppe Grillo, il M5S morto dopo il voto e Di Battista e Paragone a cena con gli attivisti

Perché il MoVimento 5 Stelle è in chiara crisi di consensi, avendoli dimezzati alle elezioni europee dopo che Luigi Di Maio lo aveva portato al 32,4% appena a marzo 2018. Un anno e mezzo dopo i grillini sono accreditati tra il 15 e il 17% nei sondaggi e, soprattutto, soffrono la capacità di attrazione di Matteo Salvini che prima si è preso buona parte dei grillini “di destra” e adesso è passato ai parlamentari. In questa ottica, non stupisce che ieri Alessandro Di Battista e Gianluigi Bombatomica Paragone, che preparano l’assalto al M5S quando finirà l’era di Di Maio, oggi si facciano vedere insieme a una cena di attivisti. Alle 9 di sera di ieri lo stesso Paragone ha spiegato così la sua assenza alla riunione degli eletti M5S con Beppe: «Grillo al Senato? Mi spiace, non ci sono. Avevo un impegno con alcuni attivisti per gli auguri di Natale e ho preferito mantenere fede alla parola data a loro».

di battista paragone

In realtà, trattandosi di una cena di Natale, Paragone aveva tempo per fare entrambe le cose ma evidentemente il suo Lungo Addio al M5S non si è ancora consumato (e chissà se si consumerà prima dello scioglimento delle Camere e dell’individuazione dei prossimi candidati). Paragone e Di Battista sanno che le prossime urne saranno un bagno di sangue per il MoVimento 5 Stelle. Per questo cominciano a prepararsi. Il pronostico di Grillo rischia di avverarsi prima del dovuto.

Leggi anche: Il vaffa e il dito medio di Paragone al M5S

 

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