Ma ora Grillo annullerà tutte le Comunarie del 2017?

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-04-10

La Legge del Padrone è uguale per tutti? Beppe ha annullato il voto di Genova perché mancava il preavviso di 24 ore. Ma anche nelle altre votazioni del 2017 si è votato in giornata. Tra gli attivisti c’è chi se n’è accorto. E chiede di votare di nuovo

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La Legge del Padrone è uguale per tutti o no? Giovedì sera, alla vigilia dell’udienza al tribunale civile di Genova sul caso Cassimatis, Beppe Grillo ha annunciato di aver annullato la votazione che ha visto vincere la professoressa di geografia sul pupillo di Alice Salvatore Luca Pirondini perché questa non sarebbe stata indetta con un preavviso inferiore al termine minimo di 24 ore prescritto dall’articolo 3 del MoVimento 5 Stelle per le votazioni nella scelta dei candidati alle elezioni.

Ma ora Grillo annullerà tutte le comunarie del 2017?

Ora, a parte la curiosa circostanza di un ente che annulla una votazione indetta da lui per una presunta irregolarità commessa sempre da lui, qualcuno nel MoVimento 5 Stelle si è accorto del fatto che non la votazione di Genova, ma tutte le votazioni di questi ultimi tempi sul blog di Beppe Grillo sono state indette senza il preavviso di 24 ore che il Capo Politico nonché Garante del M5S ha citato per togliersi le castagne dal fuoco nel caso Cassimatis.

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L’articolo 3 del regolamento citato da Beppe Grillo

È il caso ad esempio di Padova e Piacenza, dove il 29 marzo si è votato in giornata. E dove Leonardo Forner, che ha perso piuttosto nettamente contro Simone Borile, ha contattato lo staff di Beppe Grillo per ottenere l’annullamento delle Comunarie citando proprio il post sul caso Cassimatis. «Anche a Padova è successa la stessa cosa – ha detto Forner al Corriere del Veneto domenica – Le comunarie sono state indette a sorpresa, tanto che molti iscritti hanno ricevuto la mail che li informava delle votazioni in corso a mezzogiorno, due ore dopo l’inizio delle votazioni. Se a Genova si è deciso di annullare tutto per questo motivo, va fatto lo stesso anche qui».
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Il post del 29 marzo sul blog di Beppe Grillo

La legge del padrone è uguale per tutti?

C’è da premettere che si capisce perfettamente il motivo alla base della necessità di indire la votazione con questo scarso preavviso, ed è una scelta intelligente da parte di Grillo e dello staff: in questo modo diventa molto più difficile attivare le cosiddette “cordate” di attivisti che votano per un candidato invece che per l’altro. Si è sempre fatto così, da ben prima dell’approvazione del regolamento di ottobre. Ma adesso la decisione di Beppe potrebbe diventare un problema per il MoVimento 5 Stelle. Perché si è votato senza il preavviso di 24 ore anche per il candidato sindaco di Palermo all’epoca delle ben note polemiche per le firme false. Ebbene, uno degli attivisti di Palermo schierati con i parlamentari accusati dalla procura qualche giorno fa ha ricordato su Facebook che anche quella votazione allora dovrebbe essere considerata irregolare.

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La mail dello staff che avverte del voto di Palermo senza preavviso di 24 ore

E se la decisione di Beppe dovesse essere convalidata dal tribunale – potrebbe invece essere disapplicata dal giudice vista la palese strumentalità nel caso Cassimatis – questo metterebbe a rischio tutte le votazioni effettuate nei mesi scorsi proprio perché in nessuna era presente il preavviso di 24 ore che il Capo Politico nonché Garante del MoVimento 5 Stelle ha citato per invalidare quella di Genova. Insomma, un bel guaio. In cui Grillo si è infilato da solo. Sarà difficile adesso urlare al complotto e dare la colpa a qualcun altro.
EDIT: Anche a Verona si è votato senza preavviso di 24 ore

Leggi sull’argomento: La mail dello staff di Beppe a Marika Cassimatis

 

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