La benzina in Italia costa di più ma le accise rimangono (nonostante Salvini)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-18

Terzi nel mondo per costo del carburante, con uno spread del 13% rispetto alla Germania. Ma il taglio delle accise è desaparecido

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Nonostante la bonaccia degli ultimi giorni, un pieno di benzina in Italia continua a costare molto più che altrove. L’Unione delle cooperative Uecoop denuncia che per ogni “pieno” al serbatoio, un automobilista italiano paga uno spread del 13% rispetto a un tedesco. E se deve rabboccare a diesel, il differenziale alla pompa sale al 18%. La stratificazione delle accise pesa parecchio sul conto finale. Sta di fatto che nell’Ue soltanto nei Paesi Bassi e in Grecia il rifornimento costa più che da noi. Un podio che ci vale anche la top ten a livello mondiale.

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I paesi in cui la benzina si paga di più (La Repubblica, 18 luglio 2018)

E allora non può che tornare in mente “l’impegno concreto, realizzabile, fattibile” di togliere le accise al primo consiglio dei ministri preso da Matteo Salvini durante la campagna elettorale e precisamente in un video pubblicato il primo marzo, a tre giorni dal voto. “Cosa faccio se vinco le elezioni? Faccio giustizia e taglio”. Ovvero 72 centesimi in totale di tagli alle accise promessi da Salvini. Il primo consiglio dei ministri del governo Conte si è già celebrato da un po’, nel frattempo è arrivato anche il secondo, il terzo e così via. Ma della promessa di tagliare le accise sulla benzina non c’è più traccia.

Leggi sull’argomento: Il Giornale e l’amica di Di Maio assunta al ministero

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