Opinioni
Virginia Raggi e il bando degli asili nido ritirato
neXtQuotidiano 26/09/2016
Governare su Facebook non dev’essere difficile. A pochi giorni dal termine ultimo per la presentazione delle offerte, fissato per il 29 settembre, è stato revocato dal Comune il bando per 7 asili nido in concessione, indetto dalla giunta Raggi e annunciato dallo stesso sindaco lo scorso 15 luglio su Facebook, dopo aver ricevuto in Campidoglio […]
Governare su Facebook non dev’essere difficile. A pochi giorni dal termine ultimo per la presentazione delle offerte, fissato per il 29 settembre, è stato revocato dal Comune il bando per 7 asili nido in concessione, indetto dalla giunta Raggi e annunciato dallo stesso sindaco lo scorso 15 luglio su Facebook, dopo aver ricevuto in Campidoglio una delegazione di educatrici e mamme dei 581 bimbi che utilizzano le strutture. Per la gestione dei 7 nidi (quelli di via Flora 10, IV Municipio, 77 bimbi; Largo Rotello 1, VI Municipio, 72 bimbi; via Ildebrando Vivanti, IX Municipio, 66 bimbi; largo Amalia Camboni, IX Municipio, 136 bimbi; via dei Colli Portuensi 656, XII Municipio, 58 bimbi; via di Valcannuta 237, XIII Municipio, 98 bimbi; via di San Basilide 19, XVI Municipio, 74 bimbi) è dunque tutto da rifare, anche se per l’anno scolastico 2016-2017 il Campidoglio aveva concesso una proroga alle gestioni precedenti.
A determinare il passo indietro, scrive l’agenzia di stampa Omniroma, alcune criticità presenti nel bando, relativamente al prezzo posto a base di gara (ritenuto insufficiente per un ritorno economico dei concessionari) e al computo della quota spesa presunta a carico delle famiglie. Occorre dunque, si legge nella determinazione dirigenziale con la quale viene revocato il bando pubblicata oggi, riesaminare il piano economico finanziario al fini di determinare le nuove condizioni di equilibrio. Nel più breve tempo possibile bisognerà attivare una nuova procedura di assegnazione del servizio. Il Comune quindi si è reso conto di aver commesso un errore nel piano finanziario. Ha garantito troppe poche risorse. Diceva Virginia Raggi su Facebook:
Dal mio primo annuncio avevo ricevuto diverse, e legittime, preoccupazioni da parte di genitori e coordinatrici sul futuro dei nidi in concessione, ma questo è quel che ci distingue da chi ha amministrato Roma negli ultimi anni: quando noi diciamo una cosa, la facciamo, soprattutto se riguarda i diritti dei nostri bambini.
L’attenzione della mia amministrazione verso la scuola e le famiglie resterà sempre altissima, perché è proprio dall’istruzione che riusciremo a ricostruire una città migliore, più bella e competitiva nel mondo
Cos’aveva di così poco convincente quel bando? All’epoca si parlò di un impegno di spesa pari a 3,2 milioni rispetto ai 12 precedenti. Scriveva Vincenzo Bisbiglia sul Tempo il 28 luglio che mentre prima il Comune assicurava ai vincitori del bando 500 euro a bambino, una cifra portata a 570 in era Tronca, con il bando Raggi il contributo ammontava a 171 euro, mentre dovevano essere gli operatori a incassare dalle famiglie 299 euro per le rette e 100 euro per i servizi extra. Il Comune ha fatto bene a ritirare il bando, anche perché nel frattempo ha concesso una proroga. Ora sarebbe il caso di mettersi a lavorare sul serio però. Senza “Detto, fatto“. Altrimenti, visto com’è finita la storia, si rischia di far ridere.