Banche, i 15 miliardi che il governo gialloverde potrà usare

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-26

Se le banche entrassero in crisi a causa dei troppi BtP in pancia, come pronosticato anche da Mario Draghi ieri, il governo gialloverde dovrebbe utilizzare i fondi che erano stati stanziati nel gennaio del 2017 dall’esecutivo Gentiloni

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Se le banche entrassero in crisi a causa dei troppi BtP in pancia, come pronosticato anche da Mario Draghi ieri, il governo gialloverde dovrebbe utilizzare i fondi che erano stati stanziati nel gennaio del 2017 dall’esecutivo Gentiloni e che erano stati parzialmente usati per il Monte dei Paschi di Siena, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Sono i 15 miliardi rimasti perché cinque sono stati utilizzati per comprare il 75% del capitale di Mps, mentre 6-700 milioni erano stati dati in garanzia per l’acquisizione delle due Popolari venete da parte di Intesa-San Paolo, operazione quest’ultima andata in porto ma senza spendere i soldi. Amedeo La Mattina su La Stampa oggi registra l’ironia della sorte a cui Lega e M5S potrebbero dover sottostare: dopo aver contestato per anni i “regali” alle banche degli altri, potrebbero trovarsi nella situazione di quelli additati fino all’altroieri come Nemici del Popolo.

A Palazzo Chigi sperano che lo spread non continui a salire. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha tuttavia ammesso che con livelli costantemente sopra i 300 punti non si può reggere a lungo. «E, nel caso, si dovrà fare subito e non aspettare più di un anno come fece Renzi», sostiene Giancarlo Giorgetti. «Il problema è che i  miliardi rimasti potrebbero non bastare, se vanno in crisi banche importanti: ce ne vorrebbero molti di più», sostiene Enrico Morando.

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Le banche sotto pressione in Borsa (Il Sole 24 Ore, 26 ottobre 2018)

L’ex viceministro dell’Economia di Gentiloni non è contento che possa arrivare la tempesta perfetta. «Nessuno persona assennata – spiega – può tifare contro l’interesse del Paese. Ma c’è una differenza tra oggi e allora: quel fondo era stato stanziato in un contesto di stabilità finanziaria. Adesso non è più così. Tutti pensavano che 5 Stelle e Lega non avrebbero mantenuto le loro promesse, invece il vincolo elettorale lo stanno onorando. Purtroppo». La situazione drammatica potrebbe rendere necessario il reperimento di enormi capitali. Quelli disponibili potrebbero non bastare.

E in effetti in tre anni al sistema bancario servono 86 miliardi: secondo le stime di Equita oggi citate dal Sole 24 Ore è questo il fabbisogno totale del sistema, causato dal fatto che i bond bancari sono diventati, per ovvie ragioni, improvvisamente meno appetibili sul mercato. In particolare nel caso dei bond At1 e Tier 2, assimilabili a capitale di Vigilanza, dopo l’incremento dei rendimenti la conseguenza di mettere sul mercato obbligazioni per le banche più fragili sarebbe il pagamento di un interesse annuo ben superiore al 10%.

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