Banca Popolare di Bari, il ristoro al 30%

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-16

Il 30% è la quota di ristoro introdotto dalla legge di fine 2018 per gli azionisti delle banche saltate. È solo un riferimento, dato che la Bari sarà salvata. Su 300 milioni di rischio potenziale legato agli aumenti di capitale, gli accantonamenti potrebbero essere di alcune decine di milioni

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Per gli azionisti della Banca Popolare di Bari spunta un ristoro del 30%. Il Corriere della Sera in un articolo a firma di Fabrizio Massaro spiega oggi che  si prevedono due strade: transazioni caso per caso e incentivi. Sui dettagli sono al lavoro i commissari straordinari Antonio Blandini ed Enrico Ajello. Gli obbligazionisti invece, ha chiarito Gualtieri, saranno liquidati alla scadenza del bond (230 milioni nel 2021) dato che la banca è in bonis.

Per il ristoro si punta a una trattazione caso per casodelle posizioni dei soci che lamentano violazioni delle norme sulla vendita delle azioni, in vista di una transazione con l’istituto pugliese che verrà salvato con 1,4 miliardi di euro versati (con 700 milioni a testa) dal Fondo interbancario (Fitd) ed alla banca pubblica Mediocredito Centrale (Mcc). La due diligence delle posizioni chiarirà quanto la banca potrebbe accantonare come rischio legale e su quella base proporre transazioni, che potrebbero aggirarsi sul 20-30% a seconda del livello di responsabilità dell’istituto.

Il 30% è la quota di ristoro introdotto dalla legge di fine 2018 per gli azionisti delle banche saltate. È solo un riferimento, dato che la Bari sarà salvata. Su 300 milioni di rischio potenziale legato agli aumenti di capitale, gli accantonamenti potrebbero essere di alcune decine di milioni.

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I rimborsi ai risparmiatori delle banche saltate (Corriere della Sera, 16 gennaio 2020)

Ad ogni modo, sarà sempre il Fitd che si farà carico degli indennizzi ai risparmiatori traditi, come è già avvenuto con le quattro banche saltate nel 2015 (Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti) e poi con Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Il Fitd ha rimborsato già tutti gli obbligazionisti subordinati all’80%, per complessivi 22 5milioni, più altri 25 milioni per le venete.

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