Banca Popolare di Bari e la trasformazione in SPA entro giugno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-09

Questo significa che i soci debbono votarla altrimenti il piano di salvataggio salta. E la BPB andrà in liquidazione

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Per la Banca Popolare di Bari la trasformazione in società per azioni deve arrivare entro giugno 2020. Lo hanno chiarito sia l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, sia l’ad del Mediocredito centrale (Mcc), Bernardo Mattarella ieri durante l’audizione parlamentare  in Commissione Finanze alla Camera sul disegno di legge di conversione del decreto di metà dicembre (oggi è il turno di Bankitalia e Consob). Questo significa che i soci debbono votarla altrimenti il piano di salvataggio salta. Spiega oggi Il Sole 24 Ore:

Nell’eventualità di un insuccesso in questo passaggio assembleare la BpB andrebbe in liquidazione – ha aggiunto Maccarone e a quel punto «dovremmo pagare i depositanti (oltre 4 miliardi è la massa protetta, ndr) e quei 310 milioni sarebbero solo una parte dell’attivo della banca in liquidazione da dividere tra i creditori». Maccarone al termine dell’audizione ha chiarito che l’intervento necessariamente passerà, dopo la trasformazione in spa, attraverso un primo aumento di capitale riservato al Fondo interbancario per ripianare le perdite e in un secondo aumento di capitale aperto al Mediocredito Centrale.

Il piano prevede una precisa roadmap indicata da Arcuri che, rispondendo a una domanda, ha chiarito che avrebbe preferito una ricapitalizzazione diretta di Invitalia per i 900 milioni di dote previsti dal decreto e non «un contributo da mettere tra le riserve dell’attivo per poi fare la stessa operazione verso Mediocredito Centrale ma non l’ho scritto io il decreto».

soci banca popolare di bari
I soci della Banca Popolare di Bari (Il Sole 24 Ore, 15 dicembre 2019)

Entro il 15 marzo dovrà essere chiusa la due diligence cui stanno lavorando i commissari straordinari, ed entro il 15 aprile dovrà essere presentato il piano industriale. «Perdite certamente ne emergeranno, e siccome Mcc è portatore di denaro pubblico che non può colmare le perdite, il nostro intervento a carattere privato è destinato a farsene carico» ha spiegato Maccarone. La cessione degli Npl (valutati nell’ordine di 1,2 miliardi) sarà necessariamente a sconto, mentre l’aumento di capitale si farà per un banca risanata e dunque «le perdite verranno sopportate dal capitale presente e dal Fitd».

Arcuri e Mattarella hanno sottolineato a più riprese il tenore dell’operazione, che va oltre il salvataggio della Popolare di Bari ed è concepito come occasione per migliorare e promuovere il credito nel Mezzogiorno. Altro tasto più volte battuto ha riguardato le «condizioni di mercato» entro cui l’Agenzia pubblica e Mcc dovranno operare.

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