Il decreto legge per salvare la Banca Popolare di Bari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-13

L’ipotesi alla quale sta lavorando in queste ore il governo, spiega oggi il Corriere della Sera, servirebbe anche per fornire capitali al Mediocredito Centrale (Mcc)

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Il governo studia un decreto legge per salvare la Banca Popolare di Bari. L’ipotesi alla quale sta lavorando in queste ore il governo, spiega oggi il Corriere della Sera, servirebbe anche per fornire capitali al Mediocredito Centrale (Mcc), la banca pubblica al l 100% di Invitalia che con il Fondo Interbancario (Fitd) è coinvolta nel piano di salvataggio da i miliardo di euro della popolare pugliese.

Ma questa ipotesi non piace a Renzi: se il decreto per il salvataggio della Popolare di Bari arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri, Italia viva — si apprende da fonti di Iv — è pronta a disertare la riunione. In queste ore tecnici e advisor sono al lavoro per definire la manovra e il piano industriale complessivo, che a Bari puntano a chiudere entro Natale. Si parla però anche di un possibile commissariamento della banca nell’ambito dell’intervento misto.

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La Banca Popolare di Bari (Il Mattino, 2 dicembre 2019)

Nel frattempo la banca è tornata nel mirino della CONSOB. L’authority di Borsa ha poco gradito il muro dell’istituto nel comunicare la situazione dei conti al mercato, e lo ha segnalato alla procura barese, che già indaga la banca e i vertici per varie ipotesi di reato. I magistrati, ricevuta ieri la lettera del presidente Paolo Savona, l’avrebbero girata alla Gdf affinché valuti la situazione.

Per ora non ci sono indagati, ma in caso di riscontri l’ipotesi di reato sarebbe manipolazione del mercato. Sono sviluppi frutto di una settimana di duelli tra la Consob (anche se le azioni baresi sono sospese, sulla piattaforma Hi-Mtf si negozia un bond da 213 milioni con scadenza 2021) e una banca chiusa a riccio, forse temendo che l’uscita dei dati provochi fughe dei depositi (oltre 2 miliardi di euro sono in conti correnti sopra i 100 mila euro, soggetti al bail in dopo un dissesto).

La settimana scorsa la Consob, ai sensi dell’art.114 del Testo unico della finanza, sulle comunicazioni al pubblico “senza indugio”, aveva chiesto a Bari di fotografare lo stato dei conti e del patrimonio. Uno stato più che critico, tanto che servirà fino a un miliardo di euro per il rilancio, e Bankitalia starebbe valutando se pub decollare il piano che vede il Fondo tutela depositi e la banca pubblica Mcc versarli in tandem, o se prima è il caso di commissariare l’istituto. il decreto del governo per il salvataggio, che passa per la dotazione di fondi fino a mezzo miliardo a Mcc, sarebbe già pronto: se ne potrebbe parlare già lunedì a Palazzo Chigi.

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Banca Popolare di Bari, la cronistoria (La Repubblica, primo dicembre 2019)

Nel frattempo ieri il consiglio della Popolare guidato da Vincenzo De Bustis, come anticipato dal Corriere ha approvato l’azione di responsabilità contro gli ex vertici della Barl. La proposta adesso dovrà passare per il vaglio dell’assemblea, nei prossimi mesi. L’azione è proposta contro l’ex amministratore delegato Giorgio Papa, alla guida della banca dal acre al 2018, contro Gianluca Jacobini, figlio dell’ex presidente storico Marco Jacobini ed ex condirettore generale dell’istituto, e contro Nicola Loperfido, ex capo dei crediti. Per il momento la richiesta di danni quantificata è di 5o milioni di euro.

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