Banca Popolare di Bari, i conti peggiorano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-14

Altri 25 milioni di incagli da conteggiare, mentre il presidente Jacobini è in uscita. Da valutare un’offerta di SRI Global per la Banca di Orvieto

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I conti della Banca Popolare di Bari sono in peggioramento e l’istituto valuta la cessione della Cassa di Orvieto. Un’offerta vincolante di circa 60 milioni è stata consegnata ieri dal gruppo SRI Global. La Popolare di Bari ha fatto sapere che sta valutando l’ipotesi di cessione, mentre ha effettuato ulteriori rettifiche per 25 milioni sui posizioni di credito (incagli).

Banca Popolare di Bari, i conti peggiorano

Racconta oggi Il Messaggero che i nuovi accantonamenti hanno portato a riesaminare il bilancio 2018 aumentando la perdita netta a 397,2 milioni: così i ratio patrimoniali di Gruppo si rideterminano al 7,52% per quanto concerne il Cet1 ratio ed il Tier One ratio e al 9,78% per il Total Capital Ratio. I livelli di capitale sono ancora più bassi rispetto ai minimi prescritti dalla Bce.

Intanto Marco Jacobini si appresta a lasciare la presidenza dell’istituto dopo 30 anni. Il presidente non si ricandiderà alla prossima assemblea, dando il via a un ricambio del management che potrebbe essere in effetti gradito alla vigilanza bancaria. L’assemblea si terrà il 14 luglio e nell’occasione si valuterà l’offerta vincolante arrivata da Sri Global, fondo guidato dal finanziere Giulio Gallazzi, che ha messo sul tavolo 65 milioni per l’acquizione della quota di controllo (pari al 73,57%) di Cassa di Risparmio di Orvieto. Entro la metà del prossimo mese di luglio, poi, si perfezionerà l’operazione di capital relief relativa a un portafoglio crediti a privati e piccole e medie imprese pari a circa 2,9 miliardi.

Giulio Sapelli verso la presidenza

Nell’ottica di rilancio guidata da Vincenzo De Bustis c’è anche la possibilità che sia Giulio Sapelli a diventare presidente: era entrato nel CdA nel 2018 ma aveva dato le dimissioni dopo pochi mesi. Il Sole 24 Ore spiega che il nuovo management avrà un compito non facile: quello di traghettare la banca nel lungo processo di rafforzamento patrimoniale, necessario a riportare i ratio in equilibrio (ieri la banca peraltro ha fatto ulteriori rettifiche per 25 milioni,fissando a 397,2 milioni la perdita 2018).

Non solo. Compito del futuro vertice sarà anche quello di fare da pivot nel potenziale progetto che prevede la creazione di un super-popolare del Sud Italia, a partire dalla stessa PopBari: servirà insomma un nome che sappia creare consenso nel mondo delle popolari. Si vedrà. Ci sarà tempo fino a fine giugno per presentare la lista, o le liste dei candidati. Di certo le candidature dovranno poi avere l’appoggio dell’assemblea dei soci: ed essendo una banca popolare, per PopBari varrà ancora il principio “una testa, un voto”.

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