Fact checking
Avellino, il comune dove i professionisti devono lavorare gratis
neXtQuotidiano 25/08/2018
Dopo la richiesta di lavoro gratis agli enti e ai professionisti per valutare la sicurezza di un ponte, l’assessora ai lavori pubblici precisa: “C’è un equivoco”. No, non c’è nessun equivoco. La risposta di Confprofessioni
La terra che ha partorito l’onorevole Carlo Sibilia ha ancora tanti statisti da fornire a quest’Italia che ha bisogno di un’aggiustata. La prova sta in quanto sta accadendo ad Avellino, dove governa il MoVimento 5 Stelle con il sindaco Vincenzo Ciampi. Qualche giorno fa, come abbiamo raccontato, il primo cittadino ha mandato una lettera al Genio Civile, all’Ordine degli Ingegneri, a quello dei geologi e a quello degli architetti, ai Vigili del Fuoco e alla Soprintendenza in cui l’amministrazione fa sapere di voler procedere al controllo tecnico del Ponte della Ferriera.
Il Comune di Avellino e i professionisti che devono lavorare gratis
Con un dettaglio: il sindaco ha chiesto agli enti “di voler indicare un proprio tecnico, che abbia maturato esperienza nel settore, disponibile a far parte, a titolo gratuito, della Commissione che avrà il compito di verificare” l’agibilità del ponte.
Ovviamente la richiesta è di per sé scandalosa: perché una commissione si deve prendere la responsabilità di validare o non validare la sicurezza di un’opera che viene usata da centinaia di persone ogni giorno, e deve farlo gratis? Il comune di Avellino avrebbe potuto scusarsi e ritirare la lettera, approntandone un’altra con tutti i crismi e chiudendo la polemica.
L’assessore di Schroedinger
Ma stiamo parlando, appunto, di politici grillini. E infatti l’assessora ai lavori pubblici del Comune di Avellino Rita Sciscio ha invece voluto tenere il punto con una dichiarazione che sfida i confini della logica per approdare direttamente dalle parti del gatto di Schroedinger: “Non abbiamo mai parlato o scritto di prestazioni o consulenze gratuite nel nostro invito. Il testo è a disposizione di tutti. Lo si rileggesse con attenzione. Abbiamo parlato di una commissione a cui chiediamo di partecipare – e il nostro dirigente ha usato un linguaggio burocratico – “ a titolo gratuito”. Abbiamo invitato nell’ordine: Genio Civile, Vigili del fuoco, Ordini degli Ingegneri, Architetti, Geologi, Soprintendenza. Non abbiamo avanzato nessuna manifestazione di interesse ai tecnici”.
Una volta “riletto con attenzione” l’invito, Andrea Dili, Coordinatore dell’Assemblea dei presidenti delle Delegazioni regionali di Confprofessioni, ha spiegato direttamente su Facebook all’assessora cosa c’è che non va:
Gentile Assessore, sono stupito dal suo post che, invece di ammettere un evidente errore impegnandosi a porre rimedio, nega l’evidenza.
A scanso di equivoci pubblico qui sotto copia dell’invito del Comune di Avellino a firma del Sindaco, testo in cui il comune richiede testualmente l’indicazione di un tecnico “disponibile a far parte, A TITOLO GRATUITO, di una commissione” che dovrà procedere al controllo tecnico del ponte della Ferriera.È evidente che la partecipazione a una siffatta commissione si configura quale prestazione professionale (un “controllo tecnico” di un ponte) e in quanto tale NON PUÒ ESSERE ESEGUITA A TITOLO GRATUITO se non violando la recente legge sull’EQUO COMPENSO dei professionisti.
Dal suo post prendo atto che nel linguaggio burocratico del Comune di Avellino “titolo gratuito” significa “compenso proporzionato alla qualità e alla quantità della prestazione professionale”. Purtroppo, a scanso di equivoci, credo che sia necessario che anche il Comune di Avellino adegui il proprio linguaggio burocratico alla corrente terminologia utilizzata nelle transazioni commerciali.
Mi permetto di ricordarle, visto che entrambi siamo iscritti a un ordine professionale, che compito di questi ultimi non é (e non potrebbe essere) la tutela dei colleghi, ma quella della fede pubblica (e quindi dei terzi, compresi tutti coloro che hanno interesse a che il controllo tecnico del ponte sia fatto nel migliore dei modi, al fine di garantire la sicurezza di tutti i cittadini).
Apprezzo, infine, che quali Pubblici Amministratori vi sentiate semplici “cittadini nelle istituzioni”, ma questo non fa venire meno il dovere e la responsabilità di amministrare l’Ente che vi è affidato con il massimo della competenza e della professionalità, a fronte delle quali venite giustamente retribuiti con i soldi delle nostre tasse (per voi non è mai previsto il titolo gratuito).
Competenza e professionalità che anche per noi professionisti (noi si semplici cittadini) dovrebbero essere equamente retribuite.Per questo vi invito a correggere l’invito prevedendo per i professionisti coinvolti un compenso proporzionato alla prestazione richiesta.