Quanto si guadagna con le Autostrade e il confronto delle tariffe con il resto d’Europa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-28

Autostrade corrisponde allo Stato un canone di concessione del 2,40% sui ricavi dai pedaggi. Nel 2016, considerata anche l’inflazione, i ricavi da pedaggi sono stati 2 miliardi e 730 milioni

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Autostrade per l’Italia ha deciso ieri di pubblicare una serie di allegati finora coperti da segreto, anticipando quanto avrebbe fatto il governo. È on line l’allegato E, quello relativo al piano economico finanziario di Autostrade e grazie alle carte è possibile adesso calcolare a quanto ammonta la remunerazione, ovvero il beneficio ricevuto per il capitale investito dai concessionari della rete autostradale. Il tasso di remunerazione lordo del capitale investito equivale al 10,21% mentre la remunerazione del capitale al netto delle tasse è del 6,85%. Una percentuale considerata troppo alta dall’Unione Europea che nel 2017 aveva negoziato con Delrio nuove condizioni per prorogare la concessione fino al 2042: per tutti i “nuovi investimenti programmati” dal 2017 e fino alla fine del “periodo regolatorio” la remunerazione del capitale sarebbe dovuta essere tra il 4 e il 6% lordo. Tra il 2013 e il 2017, Aspi ha incassato 4,05 miliardi di utili.

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I numeri di Autostrade (Corriere della Sera, 28 agosto 2018)

E ancora: Repubblica nota che Autostrade corrisponde allo Stato un canone di concessione del 2,40% sui ricavi dai pedaggi. Nel 2016, considerata anche l’inflazione, i ricavi da pedaggi sono stati 2 miliardi e 730 milioni; nel 2017 2 miliardi e 855 milioni. Il piano finanziario 2013 prevede che crescano ogni anno superando i 4 miliardi nel 2027. Il testo mostra anche il livello — decrescente — degli investimenti per interventi sulla rete, quelli previsti dal piano del 1997, dall’atto aggiuntivo del 2012, da altre delibere del Cipe: si passa da 1 miliardo e 67 milioni del 2016 a 773 milioni del 2017, ai 740 del 2018.

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Il costo delle autostrade in Europa (Corriere della Sera, 28 agosto 2018)

Infine le tariffe. La tariffa media per chilometro è stata decisa nell’allegato A, ma ogni anno Autostrade comunica al governo entro fine ottobre le richieste di adeguamento, che vengono accolte di solito solo in parte. Il contratto attuale prevede che l’aumento delle tariffe sia calcolato riconoscendo ad Autostrade il 70% dell’aumento dell’inflazione più la remunerazione dei nuovi investimenti. L’Ue aveva concordato col precedente governo un tetto all’aumento delle tariffe in cambio della proroga della concessione al 2042: un massimo di 0,5% oltre l’inflazione.

Leggi sull’argomento: La convenzione top secret di Autostrade è online (sul sito di ASPI)

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