L’autostrada Roma-L’Aquila e i rischi sui viadotti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-02

Cento chilometri di viadotti costruiti senza criteri antisismici in un territorio che ha visto migliaia di scosse di terremoto. La società vorrebbe avviare la manutenzione ma il ministero non ha i soldi per le autorizzazioni

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Oltre cento chilometri di viadotti costruiti senza criteri anti sismici e 54mila scosse negli ultimi nove anni. La Strada dei parchi, 550 chilometri in tutto da Roma a Pescara e L’Aquila, costruita nel 1969, non è a norma contro i rischi sismici. I comitati di cittadini del territorio si sono presentati con esposti in nove procure, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ammette che non ci sono abbastanza fondi per fare i controlli, la concessionaria — Strada dei parchi spa, gruppo Toto — mette nero su bianco che in caso di terremoto nessuno può garantire sulla sicurezza dell’infrastruttura.

L’autostrada Roma-L’Aquila e i rischi sui viadotti

Ne parla oggi Matteo Pucciarelli su Repubblica, spiegando come negli ultimi anni si è parlato molto spesso dei problemi della A24 e della A25, ma senza trovare una soluzione anche a causa dei molti problemi segnalati al ministero senza che fossero effettuate le opportune verifiche:

Nel settembre del 2017 il Consiglio superiore dei Lavori pubblici mette nero su bianco che ci vorrebbero 3,1 miliardi di euro per mettere in piena sicurezza la A24 e A25. Mentre una relazione tecnica del fondo di Coesione e sviluppo specifica che i lavori, almeno per le «misure urgenti», sono da farsi «entro il 2018».

concessioni autostradali italia
Le concessioni autostradali in Italia e la loro remunerazione (Il Sole 24 Ore, 29 agosto 2018)

Solo che i soldi necessari e stanziati cinque anni fa — 192 milioni di euro — non sono mai arrivati a destinazione. Tradotto: un automobilista deve augurarsi che, percorrendo l’autostrada, non arrivi un terremoto; peraltro in una zona ad altissimo rischio. Dove ad esempio il sisma dell’Aquila ha provocato fino a 30-40 centimetri di dislivello sui viadotti.

Questo perché in una lettera la direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali del MIT ha candidamente ammesso di non avere personale a sufficienza per valutare lo stato dell’autostrada: «La drastica riduzione di personale di quest’ufficio non ha consentito negli ultimi anni di effettuare visite ispettive adeguate per verificare lo stato di degrado delle infrastrutture assentite in concessione». E la società? «L’autostrada A24 e A25 è in sicurezza per quanto riguarda il presente, ma siamo preoccupati per il futuro», ripete a Repubblica il vicepresidente di Strada dei parchi Mauro Fabris. «Per la manutenzione ordinaria dell’autostrada — ricordano dalla concessionaria — abbiamo investito più di 700 milioni, interventi autorizzati e verificati nel tempo dagli uffici del ministero. Ma è la manutenzione straordinaria, imposta dal rischio sismico, che è stata dimenticata dal governo. Ancora oggi siamo in attesa dei finanziamenti necessari per completare la messa in sicurezza del tracciato. Finanziamenti previsti dalla legge».

Leggi sull’argomento: I signori dei caselli: quanto guadagnano le autostrade

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