L’autopsia e i misteri sul corpo di Mattia Mingarelli

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-27

L’esame sul corpo di Mattia ha rivelato anche un ematoma sotto un occhio, che potrebbe far pensare a un colpo ricevuto in volto, forse un pugno

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Il cadavere di Mattia Mingarelli, 30 anni,comasco, agente di commercio, è stato trovato il 24 dicembre vicino al rifugio in Valmalenco da cui era scomparso il 7 dicembre, dopo un aperitivo con il titolare. Ieri l’autopsia ha svelato fratture occipitali e orbitali compatibili con una caduta contro una roccia o un oggetto contundente, che insieme allo stato di assideramento ne hanno provocato la morte.

L’autopsia e i misteri sul corpo di Mattia Mingarelli

Ma l’esame sul corpo di Mattia ha rivelato anche un ematoma sotto un occhio, che potrebbe far pensare a un colpo ricevuto in volto, forse un pugno. Anche se gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di segni causati da una scivolata su un sentiero impervio o, dato il vistoso versamento di sangue, provocati dal processo degenerativo che avviene in un cadavere rimasto per giorni esposto alle intemperie. Ferite e lesioni, esaminate durante l’autopsia e seguita ieri, che fanno propendere gli investigatori per un incidente, ma che al momento non consentono di tralasciare alcuna ipotesi, compresa quella di omicidio: resta dunque il mistero sulla morte di Mattia Mingarelli, l’agente di commercio di Albavilla, nel Comasco.

mattia mingarelli

Il cadavere è stato rinvenuto da alcuni escursionisti in un bosco accanto a una pista da sci a 1.800 metri di quota. Un punto più volte battuto durante le ricerche che hanno impegnato per giorni decine di uomini: soccorso alpino, Finanza, Vigili del fuoco, carabinieri e poliziotti, con l’ausilio di elicotteri, droni e anche cani molecolari. Ci si chiede perché, se davvero il corpo è sempre stato lì, il trentenne si sia avventurato nel bosco a tarda sera, senza il cellulare, rinvenuto nella neve solo il giorno successivo alla scomparsa, dal rifugista Giorgio Del Zoppo, che lo ha consegnato alla famiglia dopo aver infilato la sua scheda sim per vedere, si è giustificato, se funzionasse.

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