Economia
Atlantia e l’ipotesi di vendere Autostrade
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-09-15
Una possibile cessione agli investitori esteri tra le ipotesi che circolano ai piani alti dei Benetton. Ma…
Vendere Autostrade con la concessione per superare la revoca del governo. L’ipotesi circola ai piani alti di Atlantia e a parlarne oggi è il Corriere della Sera in un articolo a firma di Fabio Savelli:
Edizione ha appena richiamato al timone Gianni Mion, il top manager che gode di grandissima fiducia tra tutti e quattro i rami della famiglia Benetton e uomo di sintesi delle loro istanze. Una scelta ponderata dopo mesi di fibrillazioni a Ponzano Veneto successivi alla morte del capostipite Gilberto Benetton, grande sponsor di Castellucci negli anni alla guida di Autostrade. Venuto a mancare lui la famiglia ha voluto tornare alle origini e ora filtra tutto lo sconcerto per questo ennesimo duro colpo giudiziario che potrebbe persino condurre a una riorganizzazione ai vertici di Autostrade e forse di Atlantia.
Sarà l’audit interno chiesto dal board a dover trarre le conclusioni. Quel che è certo è che Autostrade ha da tempo aperto il capitale a investitori istituzionali esteri come Allianz-Edf e il fondo cinese Silk Road, i cui rappresentanti siedono in consiglio di amministrazione e tra i quali traspare la preoccupazione per lo spaccato che sta emergendo dalle carte.
Circolano da mesi diverse valutazioni su Atlantia senza Autostrade, negli anni gallina dalle uova d’oro per i ricavi costantemente in crescita grazie al rincaro delle tariffe e ai maggio ritransiti sulla rete, che hanno conferito lauti dividendi agli azionisti. Per diverse banche d’affari separare i destini tra controllante e controllata non sarebbe così complesso, a patto di far confluire il debito nell’acquirente, che sia Anas, Cassa Depositi o altro gestore. Sarebbe necessaria la volontà politica nei primi due casi. A quel punto non servirebbe neanche la revoca.
Il problema che nessuno sembra porsi in questo piano è che uno dei problemi che dovrebbe affrontare il nuovo proprietario è che sul piano politico si chiede anche di calmierare i ricavi visto il confronto dei prezzi delle Autostrade con il resto d’Europa. Ma calmierare i ricavi significa diminuire i guadagni. L’affarone non sembra così affare adesso.
EDIT: La holding dei Benetton non ha alcuna intenzione di procedere con uno spin off o la vendita di quote parziali o totali di Autostrade per l’Italia. Lo precisa un portavoce di Edizioni srl in merito a indiscrezioni di stampa. Domani la società ha un cda, già programmato prima dei recenti sviluppi delle inchieste sui rapporti falsi sulle infrastrutture autostradali.
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