Quali sono i commi dello Statuto che potrebbero ostacolare la corsa di Elly Schlein alla segreteria del Pd

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-18

Due articoli dello Statuto del Pd potrebbero interrompere sul nascere la “favola” di Elly Schlein alla segreteria del partito

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Al Pd che guarda al Congresso è comparsa all’orizzonte la figura quasi salvifica di Elly Schlein. Nei giorni scorsi, la diretta su Instagram fatta dalla deputata eletta con la lista Pd-Italia democratica e progressista era sembrata infatti una chiara dichiarazione di intenti, il passo decisivo verso la segreteria dem: “Mi intessa aderire alla fase costituente del congresso Pd per portare un contributo di proposte, non da sola ma con altri, dentro e fuori il Pd. Servono processi collettivi, plurali. Le traiettorie personali non possono cambiare le cose, partecipiamo”, aveva detto Schlein.

Ma oggi, alla vigilia dell’Assemblea nazionale decisiva prevista per domani a Roma, è comparso un intoppo che potrebbe interrompere la “favola” sul nascere. E l’ostacolo in questione sarebbe contenuto proprio nello statuto dei dem, nello specifico all’interno del comma 5 dell’articolo 12 e del comma 9 dell’articolo 4 del regolamento del Pd.

Elly Schlein e l’ostacolo degli articoli 12 e 4 dello Satuto del Pd. Ma domani ci saranno modifiche

Il primo recita: “Possono essere candidati e sottoscrivere le candidature a Segretario nazionale e componente dell’Assemblea nazionale solo gli iscritti in regola con i requisiti di iscrizione presenti nella relativa Anagrafe alla data nella quale viene deliberata la convocazione delle elezioni, e che risultino tra i firmatari dei documenti politici presentati al voto degli iscritti, nella prima fase del congresso di cui al comma 3”. Un requisito, questo, che Schlein non avrebbe in quanto, seppur eletta alla Camera tra le fila del Pd, non è iscritta ai dem e risulterebbe quindi “esterna” e per questo non candidabile.

Poi, il secondo ostacolo, il comma 9 dell’articolo 4 dello statuto del Pd, che vieta di iscriversi a chi appartiene “ad altri movimenti politici o ad altri partiti politici o aderenti, all’interno delle Assemblee elettive, a gruppi diversi da quello del Partito Democratico”. E Schlein risulta ancora all’interno della rete ecologista Green Italia, divenuta associazione.

Proprio per ovviare a questi ostacoli, nel corso dell’Assemblea nazionale del Pd di domani saranno all’ordine del giorno delle modifiche al regolamento, che dovrebbero permettere anche agli “esterni” come Schlein di candidarsi alla segreteria. Per modificare lo Statuto, occorre che le proposte vengano sottoscritte da almeno 100 componenti, per poi passare all’esame e alla votazione.

 

 

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