Chi è il pattinatore azzurro che avrebbe provato a danneggiare Arianna Fontana?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-17

Una dichiarazione dell’atleta italiana più medagliata della storia delle Olimpiadi ha riaperto un caso “denunciato” solo qualche giorno fa

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Dopo essersi tolta qualche sassolina dalla scarpa (anzi, dai pattini) Arianna Fontana è tornata a parlare di quell’atleta azzurro che – secondo la sua “denuncia” pubblica – le avrebbe reso la vita sportiva (in allenamento) impossibile, cercando di farla cadere e danneggiandola. La prima arrivò solo qualche giorno fa, pochi istanti dopo aver conquistato la medaglia d’oro olimpica nei 500 metri di short track. E ieri, dopo l’argento sulla lunga distanza (1500 metri) ha rincarato la dose stringendo il cerchio.

Arianna Fontana e il pattinatore della staffetta che voleva danneggiarla

Al termine della gara di ieri, dove Arianna Fontana ha conquistato il secondo gradino del podio issandosi a quota 11 medaglie alle Olimpiadi invernali, la pattinatrice italiana ha voluto rintuzzare quella polemica resa pubblica solo qualche giorno prima. E rispondendo a una domanda dei giornalisti, ha esplicitamente dichiarato: “Gli attacchi degli uomini di cui ho parlato? Ho perdonato da tempo, ma non dimentico. Alla fine è solo uno degli uomini che mi ha attaccato sul ghiaccio ad aver continuato. Sì, è uno dei quattro di oggi (ieri, ndr).

Di cosa parla? Pochi istanti prima del suo argento nei 1500 metri, la staffetta maschile azzurra aveva conquistato uno storico bronzo nella disciplina. Gli atleti italiani in gara erano quattro: Tommaso Dotti , Andrea Cassinelli, Yuri Confortola e Pietro Sighel. E proprio uno di loro, dunque, è uno degli uomini accusati dalla campionessa italiana. Ovviamente il nome non è stato fatto da Arianna Fontana, ma l’indicazione è arrivata e il cerchio si è stretto a conclusione di una polemica che dura da giorni. Ma l’origine di questo caso va ricercato nel passato: “La prima stagione dopo Pyeongchang 2018 c’erano atleti maschi che mi prendevano di mira sul ghiaccio, facendomi cadere – aveva dichiarato subito dopo l’oro nei 500 metri a Pechino 2022 -. Provavano ad attaccarmi ogni volta che ne avevano l’opportunità. Non era sicuro per me allenarmi in Italia con la squadra e questo è uno dei motivi per cui me ne sono dovuta andare in Ungheria”.

 

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