Arianna Fontana si sfoga dopo l’oro a Pechino: “Atleti maschi provavano a farmi cadere, qualcuno non mi voleva qui”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-08

Dopo aver conquistato la medaglia d’oro nei 500 metri short track alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, Arianna Fontana si è tolta qualche sassolino dalla scarpa

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“Io e il mio allenatore abbiamo dovuto superare molte cose, situazioni difficili. C’erano persone che non ci volevano qui, adesso”: Arianna Fontana si toglie qualche sassolino dalla scarpa dopo aver conquistato ieri il primo oro della spedizione italiana ai Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022 nei 500 metri short track. “Non ci hanno aiutato – aggiunge l’azzurra – anzi hanno provato a non farci arrivare qui trovando il modo di farci male. Però ce l’abbiamo fatta. La federazione non mi ha aiutato molto con la decisione di avere mio marito come allenatore ma è stata la migliore perché oggi sono qui a festeggiare un altro oro”. Le sue lacrime di gioia sul gradino più alto del podio contengono anche l’emozione di un passato travagliato che non ha però inciso sulle sue straordinarie performance sportive.

Arianna Fontana si sfoga dopo l’oro a Pechino: “Atleti maschi provavano a farmi cadere, qualcuno non mi voleva qui”

Andrea Gios, presidente della Federazione Italiana Sport sul Ghiaccio, ha provato ad alleggerire i toni: “Per il momento non intendiamo intervenire sulla questione – ha ammesso all’agenzia Italpress – e rispettiamo al cento per cento Arianna che è una grandissima atleta, è patrimonio dello sport italiano prima ancora che della nostra federazione. Da una campionessa del suo livello si possono accettare critiche nei confronti del nostro operato”. In un’intervista a Repubblica Fontana ha spiegato: “La prima stagione dopo Pyeongchang 2018 c’erano atleti maschi che mi prendevano di mira sul ghiaccio, facendomi cadere. Provavano ad attaccarmi ogni volta che ne avevano l’opportunità. Non era sicuro per me allenarmi in Italia con la squadra e questo è uno dei motivi per cui me ne sono dovuta andare in Ungheria”. Ora pensa già alle Olimpiadi italiane del 2026, a Milano-Cortina: “Ma dovranno cambiare tante cose, altrimenti mi vedrete in un’altra veste. Non rimetto me, il mio allenatore e la mia famiglia nella situazione in cui siamo già stati”.

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