40mila posti in meno con il no alle aperture domenicali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-02-03

Spunta l’esonero per le Grandi Città, che stravolgerebbe il provvedimento fino a renderlo completamente inefficace

article-post

40mila posti di lavoro in meno se saltano le aperture domenicali per lo shopping. La stima è di Federdistribuzione, una delle aziende più colpite dal progetto previsto nel ddl alla Camera visto che rappresenta super e ipermercati. I limiti alle aperture domenicali valgono solo per supermercati e centri commerciali. I negozi sotto i 150 metri quadrati nei comuni fino a 10mila abitanti e quelli sotto i 250 metri quadri nei centri oltre i 10 mila possono alzare la saracinesca quando vogliono. Da giovedì, quando comincerà nella Commissione Attività produttive della Camera la discussione sulla legge riguardante le aperture domenicali dei negozi, sul tavolo ci sarà l’opzione di concedere una deroga alle città metropolitane.  Sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia

chiusure domenicali shopping domenicale
Le chiusure domenicali in Europa (Il Messaggero, 3 febbraio 2019)

Del resto la legge prevede che ogni decisione sulle chiusure domenicali venga presa di concerto con le Regioni e con gli Enti locali. La Lega sarebbe disponibile a rivedere il piano per le grandi città, soprattutto quelle a vocazioni turistica, e non chiudono del tutto neanche i 5 Stelle. Ma senza Roma, Milano e le altre grandi città la legge uscirebbe fuori con il tipico inganno, visto che la stragrande maggioranza di chi lavora la domenica si trova nelle grandi città. Il M5S troverebbe il modo di rimangiarsi un’altra promessa. L’ennesima.

Leggi sull’argomento: La Sea Watch yacht di piacere e le altre immonde fregnacce sulla nave dell’ONG

Potrebbe interessarti anche