Cosa cambia nella fase 2 per anziani e under 18

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-18

Certo alla fascia di popolazione più colpita dal virus – l’83,7 per cento dei contagiati è ultrasettantenne – dovrà essere riservata maggiore attenzione e bisognerà prevedere attenti controlli. Ma decidere la fine del lock-down in base all’età per alcuni sarebbe un errore. E il comitato tecnico scientifico di Palazzo Chigi non è ancora arrivato ad alcuna conclusione.

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Cosa cambierà nella fase 2 con la progressiva riapertura nell’emergenza Coronavirus per anziani e under 18? Ieri abbiamo parlato della possibilità di limitare la libertà di spostamento per entrambe le categorie, oggi Il Messaggero spiega che non tutti sono d’accordo sulla quarantena più lunga per chi ha più di 70 anni.

Cosa cambia nella fase 2 per anziani e under 18

Certo alla fascia di popolazione più colpita dal virus – l’83,7 per cento dei contagiati è ultrasettantenne – dovrà essere riservata maggiore attenzione e bisognerà prevedere attenti controlli. Ma decidere la fine del lock-down in base all’età per alcuni sarebbe un errore. E il comitato tecnico scientifico di Palazzo Chigi non è ancora arrivato ad alcuna conclusione.

«Lasciamo gli anziani a marcire nelle case? Non mi sembra un atteggiamento corretto anche dal punto di vista scientifico. Bisogna considerare più che l’età anagrafica lo stato di salute e fare dei distinguo», sostiene Francesco Landi, geriatra del policlinico universitario Gemelli di Roma. «Quando le maglie del lock-down si allenteranno, si dovrà valutare caso per caso. Ma costringere tutti gli ultrasettantenni a una quarantena prolungata non ha senso e potrebbe peggiorare lo stato di salute di molti. Dovrà essere il medico di base a valutare chi è più a rischio e chi meno». Gli obesi,gli ipertesi, i diabetici o chi soffre di altre patologie dovrà ovviamente proteggersi.

«Ma come possiamo proibire a un ultrasettantenne che sta bene di non fare la passeggiata sotto casa quando sarà possibile uscire? Da una quarantena troppo prolungata molti anziani ne uscirebbero malati e distrutti dalla immobilità. Finora la battaglia al virus è stata combattuta negli ospedali, adesso si deve spostare nel territorio, con le strutture intermedie che devono farsi carico della prevenzione, della valutazione dei rischi e dell’assistenza domiciliare».

emergenza coronavirus contagi
Coronavirus: la corsa dei contagi regione per regione (La Repubblica, 18 aprile 2020)

E i ragazzi under 18? Lo psicologo Stefano Callipo, presidente dell’Osservatorio violenza e suicidio è preoccupato. «Limitazioni che arrivano dopo una fase di sacrifici, alla loro età il bisogno di condivisione è forte. A questo aggiungiamo i fidanzatini, mantenere le distanze è uno stress,prevedo trasgressioni. Nel frattempo, sono aumentate le ore che passano davanti a social e videogiochi, anche 18/19 al giorno». Sono saltate le regole, i genitori sono più accondiscendenti, spiazzati anche loro dentro questa bolla maledetta. «Bisogna organizzare loro la giornata, dargli orari e regole. Hanno bisogno di scaricare fisicamente le tensioni, lo sport è fondamentale». Emozioni, stanchezza, tutto congelato. «Persi i contatti fisici ed emotivi, anche le coccole, pure se solo su richiesta, specie dei nonni. Purtroppo secondo me lo ricorderanno a lungo questo momento, quando avranno perso relazioni e adolescenza dopo un anno».

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