“Non posso tradire Bari”, Antonio Decaro non si candiderà alle elezioni del 25 settembre

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-28

Il primo cittadino pugliese ha deciso di non cedere alle sirene “di Roma”, per onorare il suo impegno da sindaco

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Il suo nome era rimbalzato tra le stanze della larga coalizione elettorale del centrosinistra, capitanata dal Partito Democratico, in vista del voto delle Politiche del 25 settembre. Il motivo è semplice: il lavoro di Antonio Decaro a Bari è sempre stato apprezzato, sia dai vertici del PD che dai cittadini pugliesi. E non è un caso che il sindaco della città di San Nicola sia risultato, anche secondo gli ultimi sondaggi, l’amministratore locale più amato d’Italia. Una persona verace, sia in politica che nella sua vita pubblica. E proprio il richiamo di quella città, la sua città, lo ha spinto a dire no a quelle sirene che cantavano il coro per un ritorno a Roma (dove già ricoprì il ruolo di deputato della Repubblica). L’annuncio della sua decisione è stato comunicato via social, pubblicando un’immagine iconica.

Antonio Decaro, il sindaco di Bari non si candida per non tradire la sua città

“Sii felice, sei a Bari”. Questo è quanto recita quello striscione issato lungo gli scogli frangiflutti lungo la cosa del capoluogo pugliese. Ed è questo il messaggio fotografico con cui si apre il post con cui Antonio Decaro motiva la sua scelta di non candidarsi alle Politiche del 25 settembre:

“‘Dovresti andare a dare una mano a Roma’. In questi giorni in tanti me lo hanno detto. Cittadini, amici, il partito. Lo ammetto, ci ho pensato. Perché credo che chi fa politica debba impegnarsi in prima persona. Sempre.
Ma Bari è la mia città. La città dove sono nato. La città che ho promesso di amministrare. La città che otto anni fa mi ha messo una fascia tricolore sulle spalle. E non posso tradirla. Perché con questa città ho un patto da onorare.
E perché qui a Bari, come in nessun altro posto nel mondo, io sono felice”.

Non si candiderà, dunque. Una decisione – con motivazioni differenti – che segue quella annunciata solo qualche giorno fa anche dal sindaco di Milano Beppe Sala. Due punte di diamante – elettoralmente parlando – che il centrosinistra non avrà a disposizione all’interno di quelle liste elettorali che accoglieranno quell’alleanza che risponde al nome di “Democratici e Progressisti”. In attesa di capire quanto largo sarà questo campo elettorale che potrebbe andare da Calenda a Fratoianni. Perché oggi il Segretario Nazionale di Sinistra Italiana ha aperto le porte anche ad Azione, sciogliendo le riserve degli ultimi giorni.

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