Cultura e scienze
La reazione degli anti-vax alla notizia del bambino morto per morbillo a Monza
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-06-23
C’è chi crede che la notizia sia falsa e inventata per attaccare il movimento free-vax e chi invece minimizza la questione e ci spiega che “sarebbe morto anche per un raffreddore” e dà la colpa ai medici. Tutto pur di non riconoscere l’esistenza dell’immunità di gregge che avrebbe protetto quel bimbo immunodepresso
Nei vari gruppi a favore della libertà vaccinale e della libera scelta questa mattina sono in corso le grandi manovre per dimostrare che il bimbo morto a Monza dopo aver contratto il morbillo non è morto di morbillo. La ragione è semplice, in quanto malato di leucemia e immunodepresso il bambino di sei anni era più vulnerabile alle infezioni. E il caso ha voluto che i due fratelli del bambino non fossero vaccinati contro il morbillo. Alcuni giornali hanno scritto che si è trattato di una libera scelta dei genitori. Ma la vicenda dei fratelli che avrebbero contagiato il piccolo è stata smentita da Andrea Biondi, primario della clinica pediatrica dell’Università Bicocca (si veda edit in fondo all’articolo): “Semplicemente non è vero. La sua unica protezione – ribadisce il medico – sarebbe stata l’immunità di gregge”. Ma i tassi di vaccinazione sono scesi pericolosamente in Italia, dove i casi di morbillo dal primo gennaio sono più di 3000. Il piccolo era stato contagiato a metà marzo, e le sue condizioni sono progressivamente peggiorate. Per un bimbo con la sua patologia “il morbillo è particolarmente insidioso”. La parola d’ordine che i Genitori Preoccupati™ vanno ripetendo in queste ore è “poteva morire anche per un raffreddore” e “è morto di leucemia, non di morbillo”.
Quelli che pensano che la notizia sia una “fake news”
Il fatto è che il bambino è stato ricoverato a marzo dopo aver contratto il morbillo. «Tre mesi per guarire dal morbillo?» si chiedono sospettosi i genitori free-vax. Possibile che ci voglia così tanto? Se sei una persona immunodepressa la risposta è sì. E per la precisione il bambino non è nemmeno guarito, il suo piccolo organismo era già troppo debilitato per poter sconfiggere il virus. E a chi dice che “sarebbe potuto morire anche per un raffreddore” non resta che rispondere che è molto più facile curare un raffreddore che il morbillo. Senza contare che dal momento che esiste un vaccino efficace e sicuro contro il morbillo forse questa morte si sarebbe potuta evitare. Le probabilità di guarigione per la forma di leucemia contratta dal piccolo Carlo (nome di fantasia) sono dell’85%
Ma nel mondo di chi crede che i vaccini siano inutili o dannosi le cose vanno diversamente. Anche perché in molti dubitano che la notizia sia vera.
Più di qualche esperto di vaccinazioni ci spiega che “il bambino era già morto”. I giornali in pratica hanno riciclato una notizia vecchia solo per poter dare man forte alla ministra Lorenzin e al suo decreto sulle vaccinazioni obbligatorie.
In un clima di completa sfiducia per qualsiasi fonte d’informazione “ufficiale” i genitori sono costretti ad affidarsi al passaparola. Qui siamo nel gruppo “Liberi dall’obbligo vaccinale”.
La ministra sta pagando la propaganda pro-vaccini con i nostri soldi. La notizia è falsa perché uguale a quella di un anno fa.
Insomma è tutta una montatura, guardacaso proprio ora che i free-vax e i no-vax sono sotto attacco da parte dello Stato.
È il momento di trovare questi “ipotetici genitori” per dare tutto il nostro supporto. Ammesso e non concesso che esistano, ovviamente.
È morto di leucemia, non di morbillo!
Altri esperti commentano per minimizzare la vicenda con diagnosi pseudo-mediche. Il bambino, secondo costoro, non sarebbe morto a causa del morbillo (infezione documentata il 16 marzo) ma per colpa della leucemia. Sarebbe come dire, chiosano alcuni, che Freddie Mercury è morto di polmonite e non di AIDS. Ed in realtà è così perché la causa ufficiale della morte del cantante dei Queen è stata una broncopolmonite aggravata da complicazioni dovute all’AIDS.
Il bambino aveva la leucemia, ma da quanto si apprende è stata l’infezione da morbillivirus ad aggravarne le condizioni e a causare il decesso.
Anzi, c’è chi dice che il fatto che a causa della leucemia fosse immunodepresso è irrilevante. Perché è per colpa dei vaccini che “la maggior parte dei nostri figli è immunodepressa”. Forse i medici farebbero meglio a trovare una cura per il morbillo (che c’è, solo che su un individuo immunodepresso non funziona così bene come per i malati “normali”).
I fratelli sono morti di morbillo? No, quindi il bambino è morto di leucemia. Non è ancora stata fatta l’autopsia, ma che importa.
L’importante è non abboccare a qualsiasi notizia che possa favorire la vaccinazione di massa. Perché va bene essere Genitori Preoccupati™ ma non è accettabile diventare Genitori Spaventati dai media.
A sostegno di questa teoria c’è chi spiega che la colpa non è dei genitori ma dell’ospedale che avrebbe messo il bambino in un reparto insieme ad altri.
Girano anche post di sedicenti “amici di amici di amiche” della famiglia che spiegano che invece che essere messo in un reparto isolato il bambino è stato messo con altri malati. Fonti attendibili, come non credere ad una persona qualunque che scrive su Internet? Ma è questo il livello di informazione alla quale i no-vax sono disposti a credere ciecamente. L’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera ha dichiarato che
Il piccolo era affetto da una leucemia linfoblastica acuta, malattia che oggi ha una probabilità di guarigione in oltre 85% dei casi con forme simili. Il 15 marzo, per il sospetto di infezione da morbillo (diagnosi confermata il 16 marzo), è stato trasferito in terapia intensiva per il peggioramento progressivo del quadro polmonare con necessità di assistenza respiratoria. È stato intubato e successivamente è iniziata l’assistenza mediante Ecmo per insufficienza cardiaca o respiratoria, proseguita fino alla data di oggi.
Curiosamente la pagina Facebook LOV – Liberi dall’Obbligo Vaccinale commenta la notizia dicendo che “c’è un rischio per tutto e per tutti”. Insomma, il rischio di morire a causa di una malattia prevenibile quando si è immunodepressi è accettabile. Questo nonostante sia un rischio molto più elevato di quello dell’insorgenza di reazioni avverse ai vaccini. Ricordiamo infatti che i Genitori Preoccupati™ non sono disposti ad accettare il minimo rischio. Nel caso del bambino morto a Monza invece il fatalismo sembra essere l’unica risposta che sono in grado di dare.
EDIT: Non sarebbero stati i fratellini a contagiare col morbillo il bimbo leucemico morto all’ospedale San Gerardo di Monza. Lo ha sostenuto il primario della clinica pediatrica dell’Università Bicocca, Andrea Biondi, intervistato da Sky Tg24.
E’ stato scritto che il bimbo sarebbe stato contagiato dai fratelli. “Semplicemente non è vero. La sua unica protezione – ribadisce il medico – sarebbe stata l’immunità di gregge”. Ma i tassi di vaccinazione sono scesi pericolosamente in Italia, dove i casi di morbillo dal 1 gennaio sono più di 3000. Il piccolo era stato contagiato a metà marzo, e le sue condizioni sono progressivamente peggiorate. Per un bimbo con la sua patologia “il morbillo è particolarmente insidioso”, ricorda l’esperto. Biondi sottolinea infine che l’organismo del bambino era debilitato dalla malattia e dalle cure cui era sottoposto. Anche un’eventuale vaccinazione in questo caso poteva non bastare. “Per lui l’unica difesa era l’immunità di gregge”, conclude.
In una successiva dichiarazione ad Adn Kronos Salute Biondi ha meglio precisato che l’unica cosa che avrebbe potuto salvarlo sarebbe stata l’immunità di gregge:
E’ stato scritto che il bimbo sarebbe stato contagiato dai fratelli. “Semplicemente non è vero. La sua unica protezione – ribadisce il medico – sarebbe stata l’immunità di gregge”. Ma i tassi di vaccinazione sono scesi pericolosamente in Italia, dove i casi di morbillo dal 1 gennaio sono più di 3000. Il piccolo era stato contagiato a metà marzo, e le sue condizioni sono progressivamente peggiorate. Per un bimbo con la sua patologia “il morbillo è particolarmente insidioso”, ricorda l’esperto. Biondi sottolinea infine che l’organismo del bambino era debilitato dalla malattia e dalle cure cui era sottoposto. Anche un’eventuale vaccinazione in questo caso poteva non bastare. “Per lui l’unica difesa era l’immunità di gregge”, conclude.
“Non è vero, i fratellini non c’entrano nulla con il morbillo” che ha ucciso il bimbo di 6 anni malato di leucemia, ricoverato da mesi al San Gerardo di Monza per complicanze legate alla malattia esantematica che alla fine lo hanno stroncato. E’ netto, e non nasconde il suo dolore per quanto ha letto sui giornali il dottor Andrea Biondi, primario della clinica pediatrica al San Gerardo di Monza, che ha assistito il bimbo. “Siamo sicuri di questo, perché i fratellini hanno avuto il morbillo in un momento successivo, dunque la conclusione cui sono arrivati alcuni media è infondata. Il problema è un altro: quando la soglia si abbassa, i più deboli pagano”. Biondi si dice “devastato, non solo dal sentimento di sconfitta per aver perso il nostro piccolo paziente – confida all’Adnkronos Salute – ma anche perché è stata caricata una famiglia di un peso che è un dramma nel dramma. Provo un dolore grandissimo, fin da stamattina, quando ho aperto i giornali”.