Il bimbo che non poteva vaccinarsi morto per il morbillo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-06-22

Era affetto da leucemia. Solo l’immunità di gregge gli avrebbe consentito di non ammalarsi. Si trovava all’ospedale San Gerardo di Monza. Andrea Biondi, primario di pediatria del San Gerardo, spiega che il bimbo si sarebbe salvato con l’immunità di gregge e smentisce che i fratelli siano stati veicolo dell’infezione

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È morto oggi, “per complicanze polmonari e cerebrali da morbillo“, un bambino di 6 anni che si trovava presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Ne dà notizia l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. Il bimbo era affetto da leucemia e per questo era ricoverato in ospedale dal 15 marzo. Secondo Gallera, “solo l’immunità di gregge avrebbe salvato il piccolo”.

Il bimbo che non poteva vaccinarsi morto per il morbillo

“La storia di questo piccolo affetto da leucemia – ha spiegato Gallera – è l’esempio di come la cosiddetta ‘immunità di gregge’ sia fondamentale per la protezione di coloro che, per la loro malattia o per lo stato di trattamento in cui si trovano, non sono protetti, anche quando fossero vaccinati dal morbillo così come da altre malattie infettive”. “Il piccolo – ha continuato l’assessore – era affetto da una Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA), malattia che oggi ha una probabilità di guarigione in oltre 85% dei casi con forme simili. In data 15 marzo, per il sospetto di infezione da morbillo (diagnosi confermata il 16 marzo), è stato trasferito in terapia intensiva per il peggioramento progressivo del quadro polmonare con necessità di assistenza respiratoria. È stato intubato e successivamente è iniziata l’assistenza mediante ECMO per insufficienza cardiaca o respiratoria, proseguita fino alla data di oggi”.
morbillo ospedale san gerardo 1
“Ci tengo a sottolineare – ha concluso l’assessore – come solo l’immunità di gregge, cioè la vaccinazione di oltre il 95% dei bambini, sia l’unica strada per tutelare soggetti immunodepressi o che hanno contratto malattie come nel caso del piccolo del San Gerardo, che per queste ragioni non possono vaccinarsi”.

I casi di morbillo in Italia

Sono ormai più di 3000, per la precisione 3.074, i casi di morbillo registrati dall’inizio dell’anno nel nostro Paese. Lo comunica l’ultimo bollettino a cura di ministero della Salute e Istituto superiore della sanità. E se in queste ore arriva la notizia del decesso di un bimbo malato di leucemia per complicanze legate proprio al morbillo, “i dati delle ultime settimane sembrano evidenziare un trend decrescente dell’epidemia” in corso nel Paese. Stando ai dati, nel 35% dei casi di morbillo c’è stata almeno una complicanza, il 40% è stato ricoverato, il 16% è finito in pronto soccorso. Inoltre sono 237 i casi di morbillo tra gli operatori sanitari.

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Fonte: http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/dati_Ita.asp#morbillo

Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, all’Adn Kronos dice che il morbillo è una malattia oggi spesso sottovalutata, “che però in media provoca una encefalite ogni 1000-2000 casi, e un decesso ogni 3000 casi”. “Negli anni precedenti all’arrivo della vaccinazione universale – ricorda Rezza – ci sono stati anche 80 mila casi di morbillo l’anno nel nostro Paese”.
EDIT 23 giugno: In questa intervista al Tg3 della Lombardia Andrea Biondi, primario di pediatria del San Gerardo, spiega che il bimbo malato di leucemia e morto di morbillo si sarebbe salvato con l’immunità di gregge e smentisce che i fratelli siano stati veicolo dell’infezione.

Andrea Biondi:no il primario del San Gerardo e… di next-quotidiano

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