Come Angelo Tofalo se ne frega dei grillini che gli chiedono degli F35

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-20

Dopo l’uscita di ieri i fans del governo vanno sulla pagina del sottosegretario a lamentarsi. Ma lui non sembra scomporsi più di tanto. Intanto le promesse elettorali sugli F35 vanno a farsi benedire

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Angelo Tofalo, il G. I. Joe del Governo del Cambiamento, è un sottosegretario alla Difesa assolutamente necessario nell’esecutivo Conte e ieri lui stesso ha dato una plastica dimostrazione intervenendo nel dibattito sugli F35: “Ne abbiamo parlato in maniera distorta. Dobbiamo fare i conti ma non possiamo rinunciare alla sua tecnologia. Che è forse la migliore al mondo”.

Come Angelo Tofalo se ne frega dei grillini che gli chiedono degli F35

Il fatto che Tofalo parli al plurale quando dice che se ne è parlato in maniera distorta è significativo. Perché è stato lui, insieme al suo partito, in questi anni a sostenere che gli F35 non fossero un grande affare e rappresentassero una cessione di sovranità da parte dell’Italia nei confronti degli USA.

Era infatti il G.I. Joe del governo del Cambiamento a dire: “Il MoVimento 5 Stelle si batte per cancellare l’intero programma. Grazie al lavoro svolto fino ad ora in Parlamento siamo riusciti a smascherare le bugie del Governo e del PD sul dimezzamento degli aerei, infatti il PD ha persino votato contro una mozione firmata da alcuni suoi deputati pur di non mettere a rischio il programma. Qualcuno sta svendendo il nostro Paese, vuole trasformarlo in una maxi-colonia Usa, noi vogliamo salvarlo, anche dall’acquisto di velivoli inutili e criticati da tutti. I miliardi investiti potrebbero essere spesi per costruire ospedali, scuole, asili nido e creare nuovi posti di lavoro”.

angelo tofalo f35

Oggi Tofalo ha cambiato idea e fin qui nulla di male. Ma è molto significativo che da quando ieri la sua dichiarazione è cominciata a circolare la pagina Facebook di Tofalo si sia riempita di commenti di grillini infuriati:

A cui però Tofalo non risponde nemmeno per sbaglio, fregandosene della trasparenza come un vero grillino (e non un grillino in campagna elettorale). E alla fine a salvare la pelle a Tofalo con una giravolta dialettica comica deve essere Luigi Di Maio a Circo Massimo: “Taglieremo anche per 500 milioni la spesa militare. F35? Quello è un programma su cui continuiamo a essere perplessi, elogiarne la tecnologia non vuol dire che si voglia rifinanziarlo”. Ah, ok, quindi non volete RI-finanziarlo. Quindi tutti i finanziamenti già stanziati rimangono lì. Daje Giggé!

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