L’addio a Farmacap del commissario M5S rinviato a giudizio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-26

Ha una triplice accusa di diffamazione, calunnia e minacce sulle spalle. Ma dice che se ne va perché ha troppo lavoro

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La fatturazione elettronica ha fatto un’altra vittima. Si è infatti dimesso ieri Angelo Stefanori, commissario nominato dal MoVimento 5 Stelle in Farmacap, azienda partecipata del Campidoglio che riunisce le farmacie del Comune. E Stefanori, fa sapere al Messaggero, si è dimesso perché ha troppo lavoro da fare:

«A Farmacap non prendevo un euro e sono un avvocato, faccio il fiscalista, troppe pratiche da sbrigare in questo periodo». C’entra qualcosa il fatto che è stato rinviato a giudizio? «No – replica il manager risolverò presto queste complicazioni giudiziarie. Il fatto è che Farmacap è un’azienda complessa, anche se non è un carrozzonecomespesso èstato descritto, e ha bisogno di un vertice che lavori a tempo pieno, stando in sede tutti i giorni».

simona laing angelo stefanori farmacap

Insomma, si poteva pensare con una qualche malizia che il commissario Stefanori, investigatore dell’incubo delle farmacie comunali rinviato a giudizio con la triplice accusa di diffamazione, calunnia e minacce nei confronti di Simona Laing, ex direttore generale dell’azienda, per averla accusata di frodi e truffe rivelatesi inesistenti, avesse salutato a causa delle inchieste, che in effetti mettevano in forte dubbio la sua serenità nel guidare l’azienda. E invece no, si dimette perché ci sono troppe pratiche da sbrigare in questo periodo. Si sa, da quando quel governaccio (M5S) non l’ha rimandata un sacco di fiscalisti hanno problemi ad adeguarsi alle nuove regole. Stefanori quindi non ha lasciato perché la procura ha certificato che la persona da lui accusata di truffe & raggiri era stata da lui ingiustamente accusata. No, Stefanori lascia perché ha troppo lavoro da fare.

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