Angelo Peveri: la differenza tra quello che dice Salvini e la verità

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-02-24

Ieri Matteo Salvini è andato a trovare in carcere a Piacenza Angelo Peveri, condannato a 4 anni e otto mesi per tentato omicidio dopo quello che è accaduto il 6 ottobre 2011 in un cantiere sul fiume Tidone dove la sua ditta lavorava. Luigi Ferrarella oggi sul Corriere della Sera ci mostra la differenza tra …

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Ieri Matteo Salvini è andato a trovare in carcere a Piacenza Angelo Peveri, condannato a 4 anni e otto mesi per tentato omicidio dopo quello che è accaduto il 6 ottobre 2011 in un cantiere sul fiume Tidone dove la sua ditta lavorava. Luigi Ferrarella oggi sul Corriere della Sera ci mostra la differenza tra quello che dice il leader della Lega e la verità dei fatti, secondo un principio che vale per la cronaca come per l’economia e la politica. Questa è la versione dei fatti di Matteo Salvini:

Salvini a Piacenza premette che su Formigoni «non commento le sentenze», poi però incontra in cella l’imprenditore condannato a 4 anni e 6 mesi per tentato omicidio: «Per me nemmeno doveva finire in galera, condannato perché dopo 100 furti si è difeso e ha ferito involontariamente uno dei ladri che ha avuto 10 mesi ed è a spasso: è urgente la legge sulla legittima difesa».

Si è difeso? Ha ferito involontariamente? Siamo sicuri? Ecco la verità dei fatti:

Racconto non proprio calzante alle sentenze sull’uomo che nel 2011, avvisato a distanza che tre ladri con un tubo stavano rubando gasolio da un suo escavatore vicino a un torrente, vi si precipita e dal ponte correttamente spara in aria due volte; poi però scende sul greto, dove un suo dipendente sta malmenando uno dei ladri non armati in fuga, e insieme lo prendono per il collo sbattendogli più volte la testa contro i sassi a terra; e infine, in piedi sovrastando il ladro supino a terra, a meno di 2 metri gli spara al torace con un fucile a pompa, per fortuna chiamando subito i soccorsi in un momento di recuperata lucidità.

Persona contro gasolio. Persone barattate con una trattativa politica. Persone declassate a statistica farlocca. Comunque mai più, parrebbe, persone prima di tutto.

Il dettaglio divertente della vicenda è che anche con la legge di Salvini sulla legittima difesa Peveri sarebbe finito in carcere, visto quello che ha fatto. Che bugiardo, eh?

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