Andrea Crisanti diventa consulente del governo?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-23

A giorni Andrea Crisanti, il direttore della Microbiologia e Virologia dell’università di Padova, manderà a Palazzo Chigi la sua proposta per moltiplicare per quattro i tamponi che si fanno oggi

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Andrea Crisanti potrebbe diventare a breve consulente del governo. Il componente della task force di Regione Veneto contro il Coronavirus poi marginalizzato da Luca Zaia e sfottuto dai colleghi che lo chiamano “zanzarologo” sarebbe in procinto di proporre un piano per quadruplicare i test del tampone per Sars-CoV-2. Lo scrive oggi Il Fatto Quotidiano:

Il governo chiede aiuto al professore dei tamponi. A giorni Andrea Crisanti, il direttore della Microbiologia e Virologia dell’università di Padova, manderà a Palazzo Chigi la sua proposta per moltiplicare per quattro i tamponi che si fanno oggi. L’idea nasce dall’interlocuzione con il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, che con Crisanti ha avuto numerosi colloqui, anche per l’ipotesi (poi sfumata) di candidatura del professore alle suppletive per il seggio senatoriale di Verona. Ora la proposta dell ’accademico veneto verrà esaminata dal ministro della Salute Roberto Speranza, insieme al premier Giuseppe Conte ed eventualmente dal Comitato tecnico scientifico.

Dal gennaio scorso Crisanti, romano, 65 anni, rientrato in Italia dall’Imperial College di Londra, batte sul potenziamento della capacità di individuare i positivi. “La sfida è creare sistema di sorveglianza attiva capillare e omogenea su tutto il territorio, che ci permetta di tornare a lavorare, a votare, ad andare a scuola. Per questo dobbiamo portare la nostra capacità giornaliera di effettuare tamponi dai 70 mila attuali a circa 250-300 mila tamponi al giorno”, ha detto ieri al Fatto Quotidiano. E secondo Crisanti deve farlo il governo: “Serve un piano nazionale di sorveglianza. Questa attività strategica per il nostro Paese non può essere lasciata in balìa delle diverse impostazioni delle Regioni”.

coronavirus test del tampone
Coronavirus e test del tampone (Corriere della Sera, 23 marzo 2020)

Il quotidiano però precisa anche che al momento il governo non ha un’ipotesi di incarico per Crisanti. Gli ha solo chiesto un contributo. Diversi suoi colleghi lo guardano con diffidenza. Quando il viceministro della Salute, professor Pierpaolo Sileri, ha chiesto di integrare il Comitato tecnico scientifico con lui, Matteo Bassetti del San Martino di Genova, Massimo Galli del Sacco di Milano e Alberto Zangrillo del San Raffaele sempre di Milano, lo stesso Cts ha risposto di no. Alcuni di loro, si legge nel verbale del 24 luglio, erano ritenuti “manifestamente avversi al consesso”.

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