Fact checking
Andrea Cecconi: lo strano caso del candidato M5S scomparso
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2018-02-08
Capolista nel collegio Marche – 02, è sparito dai social network e non dà segni di presenza in campagna elettorale da quando i probiviri hanno annunciato l’apertura di una procedura per le rendicontazioni. Cosa è accaduto?
Andrea Cecconi è candidato con il MoVimento 5 Stelle alla Camera nel collegio delle Marche – 02. Eppure lo stesso Cecconi ha nascosto o cancellato la sua pagina fan su Facebook, è letteralmente scomparso dai social network e non sta ovviamente partecipando alla campagna elettorale del suo partito sul territorio.
Andrea Cecconi: lo strano caso del candidato M5S scomparso
Cecconi è uno dei due parlamentari del MoVimento 5 Stelle deferiti ai probiviri per irregolarità, a quanto pare nel frattempo sanate, riguardo la documentazione delle spese in Parlamento. Nessuno ha però idea di cosa siano accusati i due nello specifico, ma il fatto che l’ex capogruppo alla Camera sia scomparso dai social media dà da pensare: «incongruenze nelle rendicontazioni», ha precisato ulteriormente il M5S dopo che il caso è venuto alla luce.
Senza però specificare di cosa siano accusati i due. L’altro, Carlo Martelli, non pubblica alcunché sulla sua pagina Facebook da gennaio ma la sua pagina è ancora visibile. Cecconi il 31 gennaio era ancora sul territorio a volantinare. Ora rischia provvedimenti. Non si sa ancora in base a cosa e perché.
Andrea Cecconi in parlamento
Andrea Cecconi ha una carriera importante in Parlamento. Nel 2013, da capogruppo della commissione affari sociali del M5S, dichiarava l’efficacia del metodo Stamina, poi smentito da scienziati, procure e tribunali. Successivamente, da capogruppo del M5S alla Camera, definì “errori veniali” le firme false del M5S a Palermo e per questo venne ascoltato dal magistrato.
Successivamente finì in una polemica con il medico Roberto Burioni perché sul suo blog aveva parlato, tra l’altro, dell’esavalente, «un vaccino sicurissimo ed immensamente efficace in grado di proteggere contro terribili malattie, che Cecconi – lo immaginiamo con la lagrima all’occhio – descrive somministrato “con conseguente aumento della possibilità di una reazione avversa da parte del piccolo paziente inerme, su cui non viene svolto alcun controllo preventivo in ordine alla tollerabilità dei componenti del vaccino”, controlli che il Cecconi non ha ancora appreso non esistere».