Anche Orfini in tribunale (civile)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-05-20

“Il Tribunale Civile di Roma, accogliendo le istanze di alcuni iscritti del PD romano, ha sospeso la delibera di riorganizzazione della Federazione romana del Partito Democratico, adottata dal Commissario Matteo Orfini in data 27/09/2015”. Lo comunica in una nota Giancarlo Ricci, uno degli iscritti Pd che aveva fatto ricorso. “Dopo lo scandalo dell’inchiesta Mafia Capitale, …

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“Il Tribunale Civile di Roma, accogliendo le istanze di alcuni iscritti del PD romano, ha sospeso la delibera di riorganizzazione della Federazione romana del Partito Democratico, adottata dal Commissario Matteo Orfini in data 27/09/2015”. Lo comunica in una nota Giancarlo Ricci, uno degli iscritti Pd che aveva fatto ricorso. “Dopo lo scandalo dell’inchiesta Mafia Capitale, infatti – scrive Ricci – l’on. Orfini, chiamato a ripristinare condizioni di trasparenza e democrazia interna nel partito romano, ha di fatto utilizzato i suoi poteri per imporre un nuovo assetto organizzativo, travolgendo anche le sorti e i diritti degli iscritti in regola e che nulla avevano a che vedere con la suddetta inchiesta. Come evidenziato dall’ordinanza del Tribunale di Roma tale delibera – blindando in un numero fisso i circoli, senza alcuna possibilità per gli iscritti di crearne nuovi, ma stabilendo anche modalità di tesseramento ed iscrizione al partito diverse da quelle ordinarie – avrebbe finito per pregiudicare i diritti di partecipazione politica degli iscritti. Tanto in contrasto ‘con il principio democratico che deve ispirare la vita delle associazioni’ e in palese violazione sia dello Statuto nazionale e di quello regionale del PD. Ciò ha messo in pericolo l’autonomia, l’equilibrata rappresentanza degli iscritti negli organismi superiori e, quindi, nelle decisioni del partito, tanto da determinare la decisione di sospensione della delibera impugnata”.

Matteo Orfini
Lo abbiamo visto picchettare il microfono in direzione per ricordare a D’Alema e Bersani…

“In merito a quanto riportato da alcune agenzie di stampa occorre chiarire che la ordinanza a cui si fa riferimento in verità non solo conferma la legittimità del commissariamento – contestata dai promotori del ricorso – ma considera altresì legittima la scelta di sciogliere gli organismi e di deliberare sul tesseramento e sulla riorganizzazione”. È quanto si legge in una nota della Federazione del Pd Roma. “Concede invece la sospensiva cautelare (in attesa della valutazione definitiva) sul regolamento del tesseramento 2015 che considera contradditorio in alcuni passaggi. Passaggi che verranno chiariti in sede di reclamo. Giova ricordare, inoltre, che parliamo di un regolamento superato dato che la settimana prossima comincerà il tesseramento del 2016 che come da prassi sarà regolato da una nuova delibera”, conclude la nota del Pd Roma.

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