Anastasia Kylemnyk, i 15 chili di erba e un tesoro da 350mila euro
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-12-01
I settantamila euro che si trovavano nello zainetto di Anastasiya Kylemnyk dovevano trasformarsi in marijuana e poi di nuovo in banconote. Un’operazione che avrebbe permesso in pochi giorni di quintuplicare la provvista iniziale, da 70 a 350mila euro
I settantamila euro che si trovavano nello zainetto di Anastasiya Kylemnyk dovevano trasformarsi in marijuana e poi di nuovo in banconote. Un’operazione che avrebbe permesso in pochi giorni di quintuplicare la provvista iniziale, da 70 a 350mila euro. Lo scrive oggi Daniele Autieri su Repubblica, che spiega come la marijuana viene comprata dai canali tradizionali da mille a tremila euro al chilo.
Anastasia Kylemnyk, i 15 chili di erba e un tesoro da 350mila euro
Lo stoccatore privilegiato, soprattutto in Europa, è la ‘ndrangheta che garantisce pagamenti puntuali ai produttori e mette a disposizione la sua rete di distribuzione all’ingrosso:
Quell’ingrosso finisce nelle piazze più importanti di Roma (Tor Bella Monaca, San Basilio, Primavalle) e già qui la roba aumenta di prezzo. I due balordi che hanno trasformato una vendita nella rapina culminata con l’uccisione di Luca Sacchi, applicavano ad Anastasiya un prezzo ben più alto: 4.700 euro al chilo (circa 4,7 euro al grammo).
E chi per lei aveva organizzato l’acquisto avrebbe piazzato le dosi puntando a vendere la marijuana in strada anche a 20 euro al grammo, tanto è arrivata oggi la quotazione della “maria”, a seguito di una strategia dei grossisti che stanno aumentando la qualità della merce per veder crescere i guadagni. Un’operazione facile facile: da un lato il gruppo dell’Appio-Tuscolano che aveva messo insieme la “grana”, dall’altro quello di San Basilio che avrebbe dovuto fornire la “roba”.
In città nel corso del 2018 sono stati sequestrati 1.813 chili di marijuana, per un valore all’ingrosso di 8,5 milioni di euro, destinati a quintuplicare:
Un prezzo non molto lontano dalle medie di altri capitali indicate dal 2018 Cannabis Price Index. A Tokyo, il mercato più costoso per la “maria”, un grammo arriva a costare 32,6 dollari. Quasi quanto la cocaina a Roma, che per volumi e giro d’affari gioca tutta un’altra partita. Come ricostruisce anche l’indagine “Grande raccordo criminale”, nel mercato della polvere bianca un chilo viene acquistato all’ingrosso intorno ai 27/28mila euro. I prezzi su strada variano, ma per la coca migliore si spende ancora 40 euro al grammo, che diventano 100 per i cristalli dai quali viene fumato il crack.
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